M5S. Lettera a maggioranza per fermare governo sui disabili

ROMA  – “Dopo aver presentato numerosi atti e iniziative, ci siamo trovati costretti a ricorre a un atto irrituale per cercare di fermare un’ingiustizia che penalizzerebbe i cittadini disabili e le loro famiglie: abbiamo scritto una lettera a deputati e senatori della maggioranza per chiedere loro di indurre il Governo alla ragionevolezza, di fronte alla prolungata e insensata ostinazione del dell’esecutivo, che sull’Isee vuole impugnare le sentenze del Tar e ricorrere al Consiglio di Stato”. 

Lo affermano i parlamentari del Movimento 5 Stelle che hanno inviato ai parlamentari di AP, PD, Per l’Italia e Scelta Civica una lettera da parte dei  capogruppo M5S  in commissione Affari Sociali, per la Camera, e della commissione Finanze per il Senato. 

“Abbiamo deciso di agire in questi termini dopo aver appreso della decisione da parte del Governo di impugnare le recenti sentenze del Tar del Lazio in merito all’illegittimità del nuovo calcolo dell’Isee, l’Indicatore della Situazione Economica  – che serve per accedere a servizi e benefici per i meno abbienti – , relativamente alle provvidenze assistenziali erogate dallo Stato che, a partire da quest’anno vengono, considerate voci di reddito a tutti gli effetti, al pari delle entrate derivanti da attività lavorativa.  In questo modo viene alterata artificiosamente, in eccesso, la situazione reddituale effettiva penalizzando le fasce deboli, e in particolare quelle con disabilità, che andrebbero tutelate più di altre e non vessate. Costoro infatti, a causa della revisione di calcolo, potrebbero vedersi negati benefici e servizi ai quali hanno pienamente diritto.  Riteniamo che l’unica soluzione equilibrata consiste nel correggere urgentemente l’errore iniziale: correggere l’articolo 5, comma 1, del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n.201 convertito, con modificazioni, dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214, escludendo così le provvidenze assistenziali di qualsiasi natura dei redditi rilevati ai fini del calcolo del nuovo Isee”.  

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