Pesce. Col fermo biologico attenti agli inganni

ROMA – La pesca nel Mar Tirreno sarà sospesa per fermo biologico dal 17 settembre al 16 ottobre.

Ciò significa che per tutta l’estate i romani che soggiorneranno nelle località balneari tirreniche potranno approvvigionarsi di pesce fresco, e locale, limitando il rischio di imbattersi in trappole e inganni dai quali devono invece stare più attenti quanti si recheranno in vacanza altrove, come ad esempio sulle coste adriatiche. È inevitabile infatti che nelle regioni interessate dal fermo pesca aumenti il rischio di ritrovarsi nel piatto per grigliate e fritture, a casa come al ristorante, prodotto straniero o congelato. Il calendario ministeriale ha introdotto il fermo temporaneo della pesca a strascico da Trieste a Rimini dal 25 luglio al 5 settembre, da Pesaro a Bari dal 16 agosto al 26 settembre e da Brindisi a Imperia dal 17 settembre al 16 ottobre. Per fare acquisti di qualità e al giusto prezzo il consiglio di Coldiretti è di acquistare alla fonte. “Scegliete i pescatori del posto. Nessuno meglio di loro può garantire freschezza e provenienza locale” spiega Dario Venerelli, presidente della Cooperativa Pescatori di Terracina, affiliata Uecoop – Coldiretti. Che dispensa consigli per orientarsi nell’acquisto. “Soprattutto in questo periodo è bene prediligere il pesce azzurro. Le alici, in particolare. E poi anche calamari, polpi, gamberoni rossi, scampi, saraghi, marmore (o mormore). Diffidate di spigole e orate di grossa pezzatura. Non è impossibile, ma in estate – precisa Venerelli – capita di rado pescare esemplari di dimensioni notevoli. Se non potete farne a meno, scegliete quelle piccole, che danno maggiori garanzie di freschezza”. Infine un ripasso sui particolari che a occhio nudo possono aiutarci a riconoscere il pesce fresco. “Guardate – conclude Venerelli – alla lucentezza di pelle e squame. L’occhio deve essere vivo, brillante, le branchie serrate, rosse all’interno e umide di muco trasparente”. Se invece che dai pescatori si compra in pescherie e negozi è bene verificare le etichette che devono, per legge, indicare la Gsa (Area di Pesca). Le provenienze da preferire sono Gsa 9 (mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari Sardegna), 16 (coste meridionali Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale) e la Gsa 19 (Jonio occidentale).

Condividi sui social

Articoli correlati