L’Italia brucia. Molti incendi sono dolosi. E’ caccia al piromane

 

ROMA – Il fuoco avvolge la penisola e le alte temperature di questi giorni non aiutano l’opera di spegnimento da parte dei Vigili del Fuoco.

L’emergenza incendi è stata proclamata nella regione Liguria dove due roghi sono divampati durante la notte nei boschi di Varese Ligure e Coreglia Ligure mentre uno nuovo si  è sviluppato in mattinata nel comune di Dolcedo, nell’entroterra di Imperia. Secondo il nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato,il rogo di Varese Ligure, che ha mandato in fumo circa mezzo ettaro di bosco, potrebbe essere di origine dolosa.

Emergenza questa mattina anche a Roma un pericoloso rogo  è stato spento alle ore 13. L’incendio  aveva interessato di nuovo il parco di Monte Mario, nelle vicinanze di Villa Madama e sono dovute intervenire due squadre della Forestale del comando provinciale, i vigili del fuoco e due elicotteri (della Forestale e della Regione Lazio) per evitare il peggio. Il rogo ha bruciato circa mezzo ettaro di terreno e dalla Forestale fanno sapere che «ci sono forti sospetti che sia di origine dolosa» e che in ogni caso l’incendio non ha minacciato il vicino centro Don Orione nè la statua della Madonnina che sorge sulla sommità del Colle. In Procura subito dopo  è stato aperto un fascicolo proprio con l’ipotesi di incendio doloso: gli agenti del corpo forestale avevano trovato tracce di un innesco nei presi di una panchina.

Incendi anche in provincia di Napoli: i vigili del fuoco sono impegnati a spegnere un grosso rogo di sterpaglie a San Giorgio a Cremano (due le squadre impegnate) e incendi più piccoli tra Afragola (via Saggese), Pianura (via montagna spaccata) e un incendio in un deposito di plastica a Palma Campania.

Due sono, invece,  gli incendi segnalati in Emilia-Romagna. A Pavullo, nel modenese, da tre giorni le fiamme continuano a bruciare una parte del bosco lungo la Fondovalle Vecchia; è operativo anche un elicottero dei Vigili del fuoco. In località Cà di Reggio, nel comune di Castellarano, Forestale e Vigili del fuoco sono al lavoro per domare un altro incendio divampato questa mattina. Intanto il Comando regionale del Corpo Forestale dello stato ha concluso le indagini sui due incidenti di ieri che hanno provocato la morte di due anziani a Loiano, nel bolognese, e nei pressi di Zerla, nel comune di Albareto, nell’alto parmense; sui loro corpi verrà effettuata l’autopsia anche se con ogni probabilità si è trattato di una disattenzione dei due anziani intenti a ripulire la zona dalle sterpaglie.

Roghi anche in Calabria sulla strada statale 179direzione Del Lago Ampollino, dove  il traffico è rallentato tra il km 22,000 e il km 23,300, in prossimità dello svincolo di Albi (Catanzaro), a
causa di un incendio sviluppatosi nei pressi della sede stradale.

 
Arrestato piromane a Pordenone

Intanto è finito in manette un piromane residente a Codogne (Treviso) ma domiciliato a Sacile (Pordenone), Alessandro Olto. L’uomo di 35 anni, è stato arrestato dalla Polizia di Pordenone per incendio doloso e resistenza a pubblico ufficiale, dopo essere stato sorpreso mentre appiccava il fuoco alla vegetazione secca, in più punti, vicino al muro di recinzione di una ex caserma militare. Dopo essere stato fermato dagli agenti, l’uomo ha tentato di fuggire, ma è stato subito bloccato e trovato in possesso di vari fogli di giornale e di un accendino utilizzati per appiccare il fuoco. Secondo gli investigatori, potrebbe essere responsabile di altri episodi di incendi appiccati negli ultimi tempi anche in prossimità di abitazioni della zona.  

Codacons. I piromani paghino i danni
Gli incendi che stanno colpendo in queste ore Roma rappresentano un enorme danno per la capitale oltre che un serio pericolo per i cittadini. E` indispensabile individuare e punire severamente i piromani avvalendosi anche dell`aiuto dei cittadini, che devono segnalare alle autorità persone intente ad accendere fuochi e qualsiasi situazione sospetta«. Lo afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. »L`individuazione dei piromani è di fondamentale importanza perché, una volta identificati, potranno essere chiamati a rispondere dei danni prodotti – prosegue Rienzi – In tal senso i cittadini romani potranno rivalersi direttamente sui responsabili degli incendi, per i danni ambientali prodotti, per i pericoli sul fronte della pubblica incolumità, e per ogni altro disagio arrecato alla cittadinanza, come ad esempio sul fronte dei trasporti.

 

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