Morte dell’operaio a Fiumicino. Sciopero immediato di tutti i lavoratori dell’Handling


ROMA- In risposta al tragico incidente che ha causato la morte dell’operaio della società Aviapartner, incrociano le braccia per l’intera giornata  i lavoratori della soc. Aviapartner, e dalle ore 13.00 alle ore 15.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00 per tutte le altre aziende di handling di Fiumicino.

La sicurezza sul lavoro per il diritto alla vita- con queste parole l’ USB esprime il cordoglio per l’ennesima morte sul lavoro che ha colpito un giovane operaio ieri a Fiumicino aeroporto.  L’intero aeroporto si è bloccato e tutti i lavoratori dell’handling si sono fermati affermando nel modo più chiaro possibile la determinazione ad ottenere condizioni di lavoro sicure.
 
“E’ inutile scagliarsi contro “la tragica fatalità”, o “l’oscura dinamica dei fatti” quando sappiamo che quotidianamente si trascurano aspetti fondamentali quali la manutenzione dei mezzi impiegati nonostante le ripetute segnalazioni in materia mentre le aziende continuano ossessivamente nella ricerca del guadagno a tutti i costi, attraverso l’aumento della produttività, della flessibilità e della precarietà del lavoro” sostiene l’organizzazione sindacale. E’ necessario ed urgente garantire un più elevato livello di protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori, per fare questo occorre avere una diversa cultura del lavoro, fondata sul rispetto della vita e sulla priorità di chi lavora.

 Non è pensabile-continua l’USB  che in nome del profitto si metta in secondo piano la vita e la salute dei lavoratori: i criteri dei contratti di appalto al ribasso, nel sedime aeroportuale, ne sono, in parte, le drammatiche conseguenze. Quindici giorni fa proprio l’USB ha depositato un esposto alla procura della Repubblica di Civitavecchia proprio sul tema della sicurezza dei lavoratori aeroportuali a seguito di un incidente occorso ad un lavoratore.

Il sostegno ai lavoratori aeroportuali arriva anche dalla CUB trasporti che denuncia quanto sia evidente che la sicurezza sul lavoro negli aeroporti italiani negli ultimi anni sia drasticamente diminuita. “Sono sempre più frequenti gli infortuni che, solo per caso non si trasformano in tragedie come quella accaduta al collega nella serata di ieri- chiarisce la CUB- La deregulation del settore aereo7areoportuale ed i processi di privatizzazione del comparto, avvallati ed imposti dai governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni nel nostro paese con la scusa del miglioramento del servizio per l’utenza, hanno determinato negli aeroporti una vera e propria giungla priva di regole, ove il profitto delle aziende è ‘giocato’ sulle spalle dei lavoratori le cui condizioni sono drasticamente peggiorate anche per ciò che riguarda l’esponenziale aumento della precarizzazione, l’incertezza del futuro, nonché la diminuzione della sicurezza del lavoro” conclude la nota dell’organizzazione sindacale. Le organizzazioni sindacali annunciano ‘battaglia’  “perché la vita è un diritto che non si può barattare”

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