Ugo Vetere. L’ultimo saluto al sindaco adottato dai cittadini di Roma

ROMA –  Oggi, in Campidoglio, nella sala della Protomoteca, è stata aperta la camera ardente di Ugo Vetere, morto la scorsa notte, nella sua casa, all’età di 88 anni.

L’assessore al Bilancio Carmine Lamada ha accolto il feretro dell’ex sindaco capitolino del Pci;
fra i presenti molti esponenti del Partito Democratico fra i quali Pierluigi Bersani, Marco Miccoli, Daniele Leodori, e Roberto Morassut. Presenti anche Nicola Zingaretti (presidente della Regione Lazio) e i candidati del centro sinistra alle primarie a sindaco di Roma, del prossimo 7 aprile, David Sassoli, Ignazio Marino, Paolo Gentiloni e Luigi Nieri (ritiratosi da poco dalle primarie per sostenere Marino) e Umberto Marroni (ritiratosi anche lui dalle primarie per sostenere Sassoli).
Fra i presenti anche l’attore Giulio Scarpati.
Il leader del Pd Bersani lo ha voluto ricordare così: «Da giovane amministratore ho avuto modo di conoscerlo e di incontrarlo e lo descriverei così: una testa competente come poche e un cuore popolare. Tantissima sostanza, tantissima capacità amministrativa. Forse i tempi dell’immagine non sarebbero stati i suoi tempi ma quelli della concretezza, della competenza, della passione, quelli sì che lo sarebbero stati. Una figura di amministratore che forse varrebbe la pena di riscoprire di nuovo perché di cose ne ha fatte e ne ha capite tante».
Anche Zingaretti ha espresso la sua stima nel confronti di Vetere: «Si parla in questi giorni della necessità che la politica torni ad essere fatta da politici che pensano anzitutto agli altri, al bene comune prima che a se stessi: Ugo Vetere era uno di questi politici, che ha segnato una parte importante della storia di Roma ed è sicuramente un modello a cui guardare per come intendeva la politica e la funzione di governo. Per lui erano un’azione di servizio per il bene comune e per la città di Roma. Malgrado non ci sia più deve continuare a essere un punto di riferimento per chi oggi è abbastanza disgustato da un’idea della politica come interesse privato o personale. Quella di Vetere fu una grande generazione che fece grandi cose per l’Italia perché era portatrice di questa cultura politica».
Mentre decine di persone comuni entravano in Campidoglio per salutare e rendere omaggio a Ugo Vetere, simbolo di buona politica ed esempio di grande umanità, fuori si svolgeva una manifestazione di protesta contro il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Negli anni di Amministrazione-Alemanno, infatti, Roma è stata una città che ha sofferto troppo: abbandonata nei servizi, offesa dagli scandali di corruzione, sempre più violenta e meno sicura.
La capitale d’Italia e i romani, ora, vogliono cambiare rotta e guardare all’esempio di buona politica portato avanti da Vetere, con un’amministrazione onesta, progressista e di rinnovamento.
«E’ stato un sindaco adottato dai cittadini di Roma, un sindaco che ha lavorato per questa città, che ha avuto coraggio, è un esempio di buona amministrazione. – ha detto Sassoli – Credo siano queste le qualità per governare una città così importante, per farla uscire dalle nebbie in cui in questi cinque anni è caduta. Per me è l’esempio di uno stile: è stato sindaco e poi si è messo a disposizione dei cittadini facendo il presidente del I Municipio, non lo avrebbero fatto in tanti. E’ anche uno stimolo personale perché voglio che la sinistra torni in Campidoglio – ha continuato – Ci sono le primarie domenica e se i cittadini mi adotteranno voglio scommettere come si scommetteva un tempo: facendo regia e avendo un campo largo per scommettere sul cambiamento».

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