Omicidio a Milano. Rischia il licenziamento e spara ai suoi datori di lavoro

MILANO –  Una lite violenta poi gli spari. E’ accaduto questa mattina all’alba nel milanese dove un uomo di 38 anni ha sparato a due uomini, padre e figlio.

L’omicidio è avvenuto in un bar a Casate nei pressi di un bar. I tre si erano incontrati, padre e figlio erano i datori di lavoro dell’omicida. L’uomo, Davide Spadari, di 38 anni, lavorava infatti come operaio per Rocco Pratalotta, di 48, e il figlio di quest’ultimo, Salvatore, di 23, proprietari di una piccola azienda edile della zona. L’omicida è stato rintracciato a poca distanza dal bar dia carabinieri e sembra stesse andando a costituirsi. Dal primo interrogatorio, Davide Spadari sembra abbia fatto delle parziali ammissioni.  Avrebbe deciso di sparare al titolare e a suo figlio perché non sopportava più le loro “angherie”.

L’uomo ha raccontato di subire da anni prese in giro e atteggiamenti dispotici da parte del titolare e di suo figlio. Ieri, poi, dopo l’ennesima discussione, pare che il titolare gli abbia detto di essersi “stufato di lui” e che dall’indomani avrebbe fatto meglio a “starsene a casa”. Insomma una palese minaccia di licenziamento dunque legata  a rancori privati.  Davide Spadari, dopo il duplice omicidio, si è allontanato prima in auto e poi a piedi ed è stato bloccato dai militari mentre camminava nei pressi di Cuggiono (Milano). Con se aveva ancora la pistola usata per sparare, una  calibro 7.65, chiusa dentro uno zainetto che portava in spalla. 

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