Alemanno e Polverini indagati per finanziamento illecito ai partiti

ROMA – Con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti, cadono nel registro degli indagati l’ex presidente della Regione Lazio ,Renata Polverini, e l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Gli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza ed i carabinieri del Ros , hanno provveduto ad ordinare i domiciliari per Giuseppe Verardi , ex manager della società di consulenza “Accenture” e Fabio Ulissi, membro dell’ufficio di presidenza con delega ai rapporti con le imprese della Roma Capitale Investments Foundation, oggetto di perquisizioni nell’aprile del 2013.

L’inchiesta venne sollevata dalla stessa “Accenture”, multinazionale di consulenza di direzione, servizi tecnologici e outsourcing. Fu essa stessa a scoprire un giro di false fatture attraverso le quali era stata creato un fondo per una provvista da 30mila euro destinati ad un falso sondaggio sulla qualità dei servizi scolastici. Ed è proprio questo il velo dietro il quale si sarebbe nascosta un’attività di propaganda elettorale a vantaggio della lista Polverini, la quale nel 2010 vinse le elezioni regionali. Il gip, Costantino De Robbio, sottolinea inoltre la strana coincidenza che vede la moglie di Alemanno, Isabella Rauti, come candidata proprio in quella stessa lista.

 Alemanno non solo aveva un interesse personale per la buona riuscita delle elezioni, ma in questa indagine il gip lo classifica come “regista dell’operazione” con la quale la società di consulenza avrebbe  incaricato di svolgere nel 2010 un’attività di telemarketing politico a favore dell’allora candidata Renata Polverini. In cambio la “Accenture” avrebbe ricevuto appalti, in quanto proprio nello stesso anno essa vinse una gara bandita dal comune di Roma per una decina di milioni di euro ,che riguardava la raccolta e l’elaborazione di dati statistici relativi a vari settori. Stando alle ipotesi formulate da De Robbio, è proprio il caso di dire che “nessuno fa niente per niente”.

Ma l’ex sindaco si dichiara  assolutamente estraneo ad ogni accusa dichiarando di non essersi mai occupato del finanziamento della campagna elettorale. “Non so nulla di questa vicenda” dice Alemanno,e conclude la sua intervista con parole fiducia nei confronti della magistratura, la quale confermerà la sua innocenza. Tale fiducia viene riposta anche da parte della Polverini, sicura anche lei che la sua estraneità ai fatti verrà provata. Ha dichiarato infatti di aver appreso la notizia dell’indagine dalle agenzie di stampa, e di non conoscere affatto le persone coinvolte nell’inchiesta sul finanziamento illecito ai partiti.

Nell’ordinanza sono citati sette indagati, alcuni per frode fiscale, ma complessivamente le persone iscritte nel registro degli indagati sono nove. Le misure cautelari che sono scattate oggi sono state emesse nell’ambito dell’inchiesta dei pm Paolo Ielo e Mario Palazzo.

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