Baby squillo. Chiesti oltre 40 anni di reclusione per 8 imputati

ROMA – Quarant’anni e due mesi di reclusione complessivi è quanto chiesto dal procuratore aggiunto Maria Monteleone nei confronti degli otto imputati coinvolti in un giro di sfruttamento della prostituzione di due baby squillo in un appartamento ai Parioli.

Queste in particolare le pene chieste dal magistrato nel processo che si celebra con rito abbreviato:otto mesi di reclusione ciascuno e mille euro di multa ciascuno per i due clienti Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone; sei anni e diecimila euro di multa per la madre di una delle due baby squillo; 16 anni e mezzo e 54 mila euro di multa per Mirko Ieni; 6 anni e 18mila euro per il caporalmaggiore dell’esercito Nunzio Pizzacalla; 5 anni e 8mila euro per il commercialista e cliente Danilo Sbarra; un anno e quattro mesi nonché 800 euro per il clienteMario Michael De Quattro; quattro anni e tremila euro per l’imprenditore Marco Galluzzo.

Nel corso della requisitoria la Monteleone ha definito Ieni un «soggetto dalla capacità criminale pericolosa». Per il magistrato, colui che è ritenuto il principale gestore del «giro» delle due baby squillo, nonché anche di quello di quattro ragazze, è una persona che «non esitava a dare droga ed a far prostituire donne con le quali aveva a che fare». Nel motivare il convincimento il magistrato ha ricordato anche un’intercettazione telefonica nella quale Ieni, parlando delle due minorenni dice: «Ho due str… che mi fanno guadagnare 600 euro al giorno».

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