Pescara. Uccide il figlio adottivo di 5 anni soffocandolo nel sonno

 

PESCARA – Un uomo di 47 anni ha confessato di aver soffocato nel sonno il figlio adottivo di 5 anni. Il fatto è avvenuto a Pescara. Ad accorgersi dell’accaduto è stata la mamma del piccolo, avvocato. L’omicidio  è accaduto nella notte in una abitazione. Secondo una prima ricostruzione l’uomo con problemi psichici, avrebbe utilizzato un cuscino per togliere la vita al bimbo di origine russa e adottato. 

Sul posto sono giunti il personale del 118 e la mobile, diretta da Pierfrancesco Muriana, e il pm Andrea Papalia in attesa del medico legale, Christian D’Ovidio. L’uomo è stato arrestato.  Nel corso dell’interrogatorio avvenuto subito dopo l’arresto, M.M., tecnico informatico, ha ammesso le proprie responsabilità e ha detto di aver agito in preda a un raptus. La moglie, P.S., si è svegliata nella notte, prima dell’una, e si è accorta che il marito era sveglio e girava tra le stanze di casa. Quando gli ha chiesto che problema avesse lui si è mostrato tranquillo ma la donna, insospettita, ha raggiunto il piccolo che dormiva nella sua cameretta, ha notato che non respirava e ha lanciato l’allarme. 

A quanto sembra già l’altra notte c’era stato un episodio strano, nell’abitazione della famiglia, mentre il bimbo dormiva nel letto tra i genitori.  L’uomo si era  svegliato all’improvviso e aveva scosso il bambino,  sostenendo che stesse male, ma in realtà non c’era alcun problema, come gli aveva fatto notare la moglie.  Il 47enne, in cura per una forma di psicosi, da qualche giorno avrebbe interrotto in maniera autonoma le cure mediche che gli erano state prescritte. Il bimbo è arrivato a Pescara a maggio 2012, in affido, per poi essere adottato dalla coppia.

 

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