Questore Roma respinge accuse per incidenti con tifosi olandesi

ROMA – Questa mattina, il sindaco Ignazio Marino, durante la ricognizione per constatare i danni in Piazza di Spagna, aveva espresso una certa perplessità riguardo al problema della sicurezza a Roma.

In risposta a che gli chiedeva se ritenesse opportune eventuali dimissioni da parte di questore, prefetto e ministro dell’Interno aveva dichiarato: ”Io non sono un membro del Governo italiano e non prendo queste decisioni. Certamente sono sindaco da oltre un anno e mezzo e questa città ha un problema grande come una casa che riguarda la sicurezza. Abbiamo quartieri in mano agli spacciatori, quartieri dove non riusciamo a controllare atti violenti durante la movida notturna, abbiamo quartieri dominati dalla prostituzione e abbiamo avuto una situazione come quella di ieri. Questo è  inaccettabile”.

Oggi pomeriggio il questore di Roma  Nicolò D’Angelo, nel corso di una conferenza stampa organizzata in Questura per commentare i gravi incidenti avvenuti prima della partita di Europa League Roma-Feyenoord, ha voluto ricostruire i fatti, respingendo le accuse piovute ieri sul suo operato, focalizzandosi in particolare su quanto avvenuto appunto in piazza di Spagna. “Non sollevo confronti istituzionali, mi dispiace per il sindaco che è rimasto colpito dalle immagini del degrado, che si è visto la piazza vituperata, sporcata e offesa ma contesto e respingo gli addebiti su pressappochismo o incapacità di gestire l’ordine pubblico. Accuse ingiustificate o ingiustificabili”. 

D’Angelo ha inoltre dichiarato: “In piazza di Spagna le forze dell’ordine hanno operato per evitare scontri massicci che avrebbero provocato incidenti seri tra bambini all’uscita di alcuni asili, turisti e anziani mentre “non era tecnicamente possibile” evitare l’ingresso degli hooligan olandesi nella storica piazza romana. La mia – ha rivendicato – è stata una scelta operativa dettata da una situazione estrema. Occorre operare con la testa con senso di controllo e non indiscriminatamente”. 

Il Questore  ha spiegato inoltre che per due settimane si sono avuti contatti con le autorità olandesi per l’organizzazione della partita di Europa League. “Il flusso in piazza di Spagna è iniziato fin dalla prima mattina di ieri con persone che facevano un andirivieni anche attraverso la metropolitana, abbiamo presidiato la piazza anche perché sapevamo che proprio da quel punto i tifosi del Feyenoord erano intenzionati a partire con un corteo non autorizzato che avrebbe provocato gravissimi rischi per l’incolumità di tutti. Si è fatta una scelta strategica e militare. Non potevamo certo fermare tutti ma la scelta è stata quella di ‘cinturare’ la piazza e di costringerli ad andare verso piazza delle canestre dove erano stati predisposti gli autobus per raggiungere l’Olimpico”. 

“Abbiamo evitato il contatto con 600  tifosi romanisti a piazza Mancini”. “C’era anche un gruppo di tifosi romanisti “che volevano tendere un agguato agli olandesi per vendicare la Lupa”. “Li abbiamo intercettati, bloccati e portati via”, ha detto D’Angelo.

“Se qualcuno pensa che io abbia operato male, io sono qua”, ha detto il questore.

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