Tifosi Feyenoord: altri 3 olandesi arrestati a Roma per danneggiamenti

ROMA – Tre ragazzi olandesi, tifosi della squadra del Feyenoord, sono stati arrestati dai carabinieri la scorsa notte a Roma, in via dei Corridori, a pochi passi da piazza San Pietro, per danneggiamento.

I tre – due 26enni e un 24enne – sono stati bloccati dai carabinieri della stazione San Pietro e dai colleghi dell’ottavo Reggimento mobile Lazio, che stavano perlustrando l’intera area della basilica di San

Pietro, nell’ambito dell’intensificazione delle misure di sicurezza disposte a tutela della Citta’ del Vaticano. Quando i militari hanno bloccato i tre tifosi, questi avevano appena danneggiato e staccato dal marciapiedi due insegne stradali e stavano rovesciando un cassonetto presente nelle vicinanze. Sui tre giovani sono ancora in corso accertamenti per capire se siano stati coinvolti negli scontri avvenuti in centro a Roma giovedi’ scorso, poche ore prima la partita Roma-Feyenoord: da parte loro, hanno riferito agli investigatori di aver assistito al match all’Olimpico e di essere rimasti a Roma per turismo, con l’intenzione di ripartire domani. Ora sono stati condotti in caserma in attesa del processo per direttissima che si svolgera’ stamani a piazzale Clodio. 

Intanto continuano le polemiche su quanto accaduto nella capitale. “Fino a prova contraria a decidere sul mio operato, e sulla mia eventuale inadeguatezza, non è un sindaco, ma un governo. Comunque no. Non mi dimetto. Quanto dichiarato dal sindaco è stato quantomeno intempestivo”. Cosìreplica il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, a proposito della richiesta di dimissioni da parte di Ignazio Marino, dopo i disordini nella capitale provocati dai tifosi del Feyenoord.”Certamente abbiamo operato al meglio possibile. Una premessa però è d’obbligo: l’ordine pubblico è un argomento molto delicato e ogni manifestazione e operazione fa storia a sé. Si possono mettere in campo le migliori professionalità e il massimo impegno, ma non si può mai escludere che episodi spiacevoli possano verificarsi”, ha aggiunto.

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