Rifiuti, si sversa nella discarica di Giugliano ma non senza polemiche e scontri

SALERNO – A Giugliano i manifestanti hanno cercato di bloccare l’entrata dei camion per i rifiuti a Taverna del Re.

Dopo una lunga ed estenuante attesa i mezzi sono giunti in discarica. Al momento si sta sversando anche a Chiaiano dove nella giornata di ieri circa 80 mezzi hanno scaricato il proprio carico di ‘munnezza’. Sale la tensione fra le forze dell’ordine e i cittadini contrari al conferimento di spazzatura napoletana nella loro discarica. Alcune persone, a Taverna del Re, hanno protestato aggrappandosi ai camion della nettezza urbana. Polizia e Carabinieri sono intervenuti per ripristinare la situazione, un uomo è caduto dal mezzo pesante battendo la testa, le sue condizioni non destano preoccupazione. Gli agenti della polizia municipale hanno controllato circa 150 automezzi ed elevato circa 30 contravvenzioni per perdita di percolato agli automezzi che si recavano a ‘Taverna del Re’ per il conferimento dei rifiuti.

I manifestanti non hanno nessuna intenzione di consentire lo sversamento dell’immondizia. Si teme qualche intervento nervoso delle forze dell’ordine. Intanto arrivano i nuovi dati sui rifiuti, a diffonderli è l’assessore comunale all’Igiene Urbana, Paolo Giacomelli: ammonta a 2.300 tonnellate la spazzatura ancora riversa sulle strade di Napoli. A Giugliano la situazione è critica, mentre i comuni vesuviani hanno ottenuto l’autorizzazione a conferire nella discarica di Taverna del Re, la spazzatura della città stenta ad essere raccolta. Oltre il danno anche la beffa. Il sito, che ad oggi ospita circa 6 milioni di tonnellate di rifiuti, doveva essere oggetto di una profonda bonifica, ma la cosa non è stata fatta. Stefano Franciosi, responsabile WWF di Lago Patria, ha più volte denunciato la cosa, ricordando la presenza su quel suolo di eco-balle assolutamente depositate senza le dovute accortezze.

Dopo il congelamento dell’apertura della seconda discarica a Terzigno, quella di Cava Vitiello, i rifiuti si sono spostati a Giugliano e a Chiaiano. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha sempre manifestato contrarietà a questa decisione. Secondo il Premier, invece, il problema dei rifiuti è colpa della municipalizzata partenopea “dove c’è un’amministrazione di centrosinistra e un sindaco che si chiama Rosa Russo Iervolino”, ha detto oggi, al margine di un suo intervento all’inaugurazione del Salone della moto di Milano. L’Asia, che si occupa della gestione, ha il contratto in scadenza. E soltanto pochi giorni fa i netturbini del capoluogo avevano scioperato per la paura di non ottenere un rinnovo del contratto. A questi si erano unite le proteste dei cittadini di Terzigno.

Per ora la costruzione, con bandi di gara accelerati, di nuovi termovalorizzatori e l’uso delle discariche appare la soluzione portata avanti dal Governo. Resta da chiarire perché, a fronte di un prezzo così elevato per un territorio già deficitario di suo, a Napoli e a Caserta ancora non sia stata avviata la raccolta differenziata. La Campania produce 7.000 tonnellate di immondizia al giorno, di cui soltanto 1.400 di differenziata. La maggior parte di quest’ultima viene prodotta a Salerno, Avellino e Benevento. Più di 5.100 tonnellate di spazzatura invece vanno dritte in discarica. È chiaro che a questo passo l’intera Campania diventerà il deposito per i rifiuti di tutta Italia.

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