Immigrazione, tensioni al campo Calais. A Pozzallo nuovi sbarchi

ROMA – Sono sempre piu’ difficili le condizioni di vita degli oltre 3mila migranti irregolari che stazionano nelle baraccopoli improvvisate a Calais, sul lato francese della Manica, in attesa di entrare illegalmente nel Regno Unito.

Dopo la notte di venerdi’, quando diverse decine di persone hanno cercato di sfondare le barriere che proteggono l’Eurotunnel che passa sotto il mare fra la Francia e il Regno Unito, tutte le associazioni umanitarie che stanno operando nella cittadina hanno rilasciato un comunicato congiunto: “La nostra azione qui e’ quella solitamente riservata alle guerre o alle catastrofi. Le condizioni di vita di queste persone che affollano questa ‘giungla autorizzata’ sono assolutamente insolite in Europa e non rispettano nemmeno le norme stabilite dalle Nazioni Unite per i campi dei rifugiati”, hanno poi precisato le stesse associazioni al Daily Telegraph.

In particolare, si sottolineano la mancanza di acqua potabile, con appena 30 rubinetti, la mancanza di bagni (non piu’ di 20 per 3mila persone) e cure sanitarie “inadeguate”. “Il numero di persone che vivono in questa baraccopoli aumenta di giorno in giorno. Siamo ancora in Francia?”, hanno chiesto in tono polemico le realta’ umanitarie. 

Nel frattempo in Italia si è concluso lo sbarco dalla nave mercantile assistita da Medici senza frontiere, arrivata stamane al porto di Pozzallo. Sono 189 adulti (171 uomini, 18 donne) e 28 minori. Tre uomini sono in ospedale per accertamenti, uno di loro con trauma alla gamba. Ricoverata anche una donna incinta e una bambina per controlli. Provengono da Senegal, Costa d’avorio, Nigeria, Somalia, Mali e Ghana. Sul posto sono intervenuti il nucleo interforze, la Polizia, i carabinieri, le Fiamme gialle e la Capitaneria di porto. I soccorsi sono stati coordinati dalla Protezione civile. 

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