Mafia Capitale. L’ex sindaco Alemanno rinviato a giudizio

ROMA – Nei confronti dell’ex sindaco non è contestato il reato di associazione di stampo mafioso. Secondo la Procura, Alemanno tra il 2012 e il 2014 avrebbe ricevuto 125 mila euro per compiere atti contrari ai doveri del suo ufficio.

I soldi, in base all’impianto accusatorio, sarebbero giunti da Salvatore Buzzi in accordo con Massimo Carminati e sarebbero stati versati alla fondazione Nuova Italia, presieduta da Alemanno. Per il pm Alemanno, tramite Franco Panzironi, ex Ad di Ama e già imputato nel maxiprocesso di Mafia Capitale, avrebbe ricevuto, attraverso la fondazione, 75 mila euro per finanziare cene elettorali e altri 40mila per sostenere la fondazione. 

Alemanno dal canto suo ha detto di non aver chiesto  riti alternativi proprio per dimostrare pubblicamente la sua innocenza. “Ho la coscienza pulita e per questo non ho nulla da patteggiare”. “Affronto il processo con animo sereno – ha aggiunto – perché sono fiducioso nell’operato della magistratura e convinto che al dibattimento sarà accertata e provata l’assoluta correttezza del mio operato”.

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