Yara: la famiglia Bossetti fece fare test dna privato

BERGAMO – Al processo a carico di Massimo Bossetti, stamattina si è saputo che nell’estate 2014 la famiglia Bossetti, per vederci chiaro, aveva commissionato privatamente un’indagine all’Università di Torino perché verificasse la paternità di Giovanni Bossetti verso l’imputato e si è avuta la conferma che Massimo Bossetti non è figlio naturale di quello che era considerato suo padre.

Il dettaglio è emerso durante il controesame a Sarah Gino, consulente della difesa. A lei l’avvocato Andrea Pezzotta, che assiste la famiglia Gambirasio, ha chiesto conto di alcuni esami sulla paternità fatti eseguire privatamente dai Bossetti dopo l’arresto del familiare Massimo, il 16 giugno 2014. “Sì, nell’estate del 2014 fui incaricata dall’Università di Torino, alla quale si rivolse la famiglia Bossetti, di verificare se Giovanni fosse il padre di Massimo”, ha detto Gino. “E il risultato qual è stato?”, ha chiesto l’avvocato Pezzotta. “L’esito del test è stato negativo – ha replicato la genetista -. Massimo è figlio di un altro uomo”. Non è chiaro se l’imputato fosse a conoscenza di questa verifica chiesta dai familiari: quando se n’è parlato in aula, il muratore – come sempre seduto di fronte alla corte, a destra della presidente, si è limitato ad abbassare lo sguardo.  

 

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