Due romeni evadono dal carcere. In Italia 17 casi in 3 anni

ROMA – E’ caccia ai due romeni evasi dal reparto  G11 del carcere romano di Rebibbia ieri pomeriggio.

Carabinieri e  polizia, coordinati dal magistrato che conduce l’indagine, hanno  avviato ricerche e controlli per rintracciare Ciobanu Catalin e Florin Mihai Diconescu. Verifiche mirate in queste ore sono state eseguite su familiari, amici e conoscenti dei due uomini. L’attenzione è alta e su tutte le autoradio di polizia e carabinieri sono presenti le loro foto segnaletiche. Nel frattempo posti di blocco si segnalano in tutta Roma e provincia, stazioni e capolinea dei bus controllate, verifiche in campi rom e accampamenti abusivi della Capitale. Proseguono così le ricerche. Le forze dell’ordine hanno anche ascoltato conoscenti e amici dei due nel tentativo di ricostruire eventuali appoggi o ambienti che possano coprire la fuga di Catalin Ciobanu e Mihai Florin Diaconescu, 33 e 28 anni. Le ricerche sono estese anche su scala nazionale.

Sono 17i  casi di evasione dal carcere registrati tra il 2013 e il 2015, per un totale di 21 detenuti evasi. E’ quanto emerge dai dati del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.

Nel dettaglio nel 2013 gli episodi sono stati sette per 10 detenuti evasi; nel 2014 sono stati tre per quattro detenuti e nel 2015 sono stati sette casi per sette detenuti.  Gli ultimi dati, riferiti al 31 gennaio scorso, rilevano che nelle carceri italiane sono 52.475 i detenuti. Di questi gli italiani sono 34.949, mentre gli stranieri 17.526. Questi ultimi appartengono a 138 nazionalità diverse, i più numerosi sono i marocchini (2.912 detenuti), quindi rumeni (2.785) e albanesi (2.448). I dati sono stati diffusi oggi dall’associazione Antigone nel corso del convegno  ‘Diritti religiosi in carcere – una risposta razionale alla radicalizzazione’.

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