Camorra: tentano imicidio per vendicare “onore” capo, 3 arresti

NAPOLI – Tre tentati omicidi per “vendicare l’onore” di un uomo per un presunto tradimento.

E’ accaduto a Napoli, nel rione Don Guanella. I Carabinieri, anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza, hanno scoperto e arrestato gli autori di un agguato per fortuna non riuscito e che ha coinvolto una donna con un bambino in braccio avvenuto nel settembre scorso. Le dicerie di un’altra donna sulla presunta relazione che la compagna del capo di un gruppo criminale legato a un clan del napoletano avrebbe avuto con un altra persona sarebbero state alla base del meccanismo perverso. L’offeso avrebbe ordinato di uccidere l’unico maschio della famiglia della donna, ma l’agguato, nel rione Don Guanella e senza l’autorizzazione del boss del territorio, si e’ concluso con il ferimento di due persone perche’ tra killer e vittima si e’ intromessa la madre dell’obiettivo, con un bambino in braccio. Per ricomporre la frattura, fu decisa l’eliminazione di uno degli uomini che avevano materialmente eseguito l’agguato; anche il secondo progetto non ha avuto buon esito, e il bersaglio dei sicari ha deciso di collaborare con la Giustizia. Questa mattina tra Napoli e Caserta e’ stata eseguita una misura di custodia cautelare in carcere a carico di tre indagati, ritenuti dagli inquirenti contigui al clan dei Ciccarelli, attivo a Caivano e nei comuni limitrofi, che devono rispondere di tentato omicidio aggravato da finalita’ mafiose e di detenzione e porto illegale di armi da guerra. Agli atti anche un video estrapolato da un sistema di videosorveglianza che riprende uno degli arrestati – un 38enne che aveva partecipato sia al raid per difendere l’onore del suo capo che a quello organizzato al fine di eliminare il suo complice nel ferimento della donna – mentre, pistola in pugno, entra in un bar di Caivano e minaccia clienti e titolare. 

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