Provissionato è libero. Oltre un anno in carcere in Mauritania

ROMA –  Cristian Provissionato, il cittadino italiano detenuto in Mauritania dal 2015 con l’accusa di truffa informatica, è un uomo libero e può tornare a casa: “E’ grande la mia soddisfazione per la liberazione e il ritorno in patria del nostro connazionale.

Gli ho parlato al telefono ed era emozionato e felice di tornare a casa” ha detto il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano. “Esprimo la mia gratitudine al Presidente della Repubblica Islamica di Mauritania, Mohamed Ould Abdel Aziz, e alle autorità mauritane per avere dimostrato, con tale decisione, profonda amicizia verso l’Italia e grande umanità verso Cristian, che potrà riabbracciare la sua famiglia” ha sottolineato Alfano.

 Ringraziamenti che sono giunti anche dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: la positiva conclusione della vicenda di Cristian Provissionato conferma l’eccellente stato delle relazioni bilaterali tra Italia e Mauritania, e permette di guardare al futuro di tali relazioni con accresciuto ottimismo e incoraggianti prospettive di ulteriore cooperazione. “In questo momento di gioia, il mio pensiero – ha aggiunto il ministro – va anche alla signora Doina Coman, madre di Cristian, che ho incontrato alla Farnesina il 26 aprile scorso e che ho sentito per telefono subito dopo la liberazione. Con lei avevo preso l’impegno, anche personale, di lavorare senza sosta per la liberazione di Cristian. Sono felice che ciò si sia potuto realizzare in tempi così brevi, anche grazie all’eccellente lavoro del nostro team della Farnesina”. La signora Doina è raggiante: “Le speranze si stavano affievolendo, ora provo una gioia immensa”. Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella commenta da Montevideo: “Una notizia davvero molto buona, attesa, è un grande risultato. Dopo tanto tempo è una soddisfazione saperlo libero, è stato un lavoro lungo, complesso ma finalmente arrivato a risultato”. 

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