In Basilicata anche se i livelli degli invasi si stanno progressivamente si cerca di garantire le erogazioni idriche ai settori produttivi dell'agroalimentare lucano. In Sardegna l'assenza di piogge sta condizionando tutti i settori agricoli, con perdite nella produzione di oltre il 40% e gli agricoltori della Coldiretti sono scesi in strada con i trattori mentre in Sicilia la siccita' e' una realta' concreta con gli invasi a secco e la necessita' di anticipare l'inizio della stagione irrigua negli agrumeti. Con il prolungarsi dell'assenza di pioggia al sud l'allarme siccita' si e' ormai esteso ad oltre i 2/3 della superficie agricola nazionale interessando praticamente tutta la Penisola con danni alle campagne che nel 2017 hanno superato a livello nazionale il miliardo di euro, tra crisi idrica e maltempo. Le precipitazioni al Centro Nord infatti non hanno dato sollievo perche' l'acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni con frane e smottamenti. Di fronte alla tropicalizzazione del clima servono opere strutturali per raccogliere l'acqua nei momenti piu' piovosi creando bacini aziendali e utilizzando le ex cave e le casse di espansione dei fiumi per raccogliere acqua ma occorrono anche interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque. Gli agricoltori italiani sono gia' impegnati a fare la propria parte per promuovere l'uso razionale dell'acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l'innovazione con colture meno idro-esigenti non deve essere dimenticato che l'acqua e' essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali e' a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitivita' dell'intero settore alimentare, conclude la Coldiretti.