Preso figlio ex boss banda della Magliana, evaso due mesi fa dalla clinica

ROMA – Era fuggito dalla clinica dov’era stato ricoverato, ma ora è stato nuovamente assicurato alla giustizia. Si tratta di Daniele Virgutto, 46 anni, residente a Fiano in provincia di Roma, il quale deve scontare 17 anni in carcere per tentato omicidio. Come il boss della Locride, evaso due giorni fa, Virgutto si era fatto ricoverare per una forma di anoressia autoindotta, provocando un repentino dimagrimento e per questo ricoverato a Villa Sorriso a Formia, da dove è riuscito a fuggire.

Ma la fuga è durata solo due mesi. Virgutto è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Anzio, al comando del maggiore Emanuele Gaeta, che è riuscito con una serie di indagini ad  incastrarlo. Il latitante si trovava in Umbria ed era in procinto di fuggire in Austria con un’auto. È stato trovato in possesso di una carta di identità perfettamente contraffatta, cos?ì come di una delle nuove patenti plastificate con la sua foto e un nome falso. Il comandante del Gruppo di Frascati, colonnello Rosario Castello, ha espresso la sua grande soddisfazione per aver assicurato alla giustizia un latitante cos?ì pericoloso e scaltro, pluripregiudicato anche per tentato omicidio – diretto, senza esserne il mandante – porto abusivo di armi, rapine varie, furti e altri reati. Virgutto aveva ingaggiato un killer bulgaro per far fuori il ristoratore che, secondo lui, gli doveva parte del bottino di una vecchia rapina. «Virgutto – ha spiegato il maggiore Gaeta – entrato in clinica usando la tecnica del dimagrimento rapido, quindi suscettibile di accertamenti medici, ne è fuggito a luglio probabilmente aiutato da complici. Il Tribunale di Velletri ha emesso l’ordinanza di latitanza affidando le indagini alla nostra Compagnia. Abbiamo speso tutto il nostro tempo e l’attività di molti uomini, fino a ieri, per individuarlo con appostamenti, riscontri di vario tipo, pedinamenti. Infatti non usa cellulari, non parla al telefono e ha di certo una rete di appoggi che gli stava permettendo di riorganizzarsi e riarmarsi». Quando è stato bloccato in Umbria, ad esempio, era dotato di documenti perfetti, tanto che i carabinieri stanno pensando o ad un abilissimo falsario o a qualche connivenza negli uffici pubblici.

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