Rapinavano gioiellerie, venti indagati

GENOVA – Vasta operazione dei carabinieri della Spezia e di Brindisi per smantellare una banda dedita alle rapine. Il gruppo era specializzato in colpi alle gioiellerie. Secondo gli investigatori agiva in Toscana, Liguria, Marche ed Emilia Romagna, principalmente nelle province di Spezia, Massa Carrara, Rimini e Pesaro.

Sette, al momento, le rapine attribuite alla banda, che aveva base a Brindisi. I rapinatori si sarebbero impossessati di gioielli per circa due milioni di euro. Almeno venti gli indagati. Il «modus operandi» dell’organizzazione era sempre lo stesso. Due correi si recavano all`interno della gioielleria per effettuare un sopralluogo, chiedendo di visionare alcuni monili in oro e rinviandone l`acquisto ad un momento successivo. Le stesse persone, dopo poco tempo, fatte entrare nuovamente nella gioielleria, perché riconosciuite quali potenziali acquirenti, consentivano l`accesso ad un altro complice, armato, ed effettuavano la rapina. In alcune occasioni le vittime hanno subito lesioni personali gravi o sono state immobilizzate e rinchiuse in locali pertinenti la gioielleria. 

Nel corso delle indagini, inoltre, sono state impedite due rapine, sempre in gioiellerie, progettate a La Spezia, sono state fermate 4 persone, un`altra è stata arrestata e 2 denunciate per la rapina ai danni di una gioielleria alla Spezia la mattina del 3 maggio 2013. In totale sono 22 le persone indagate.

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