Donna carbonizzata a Genova. Fermato il vicino

GENOVA – Il cadavere di una donna di 46 anni è stato rinvenuto carbonizzato stamani all’interno della casa di un vicino di casa a Davagna, in via Piano di Sella, al 18 c. Il titolare dell’abitazione, un cinquatenne con problemi psichiatrici conclamati, è stato fermato dai carabinieri.

La segnalazione è stata fatta stamani alle 8 dai vicini di casa che hanno visto il fumo uscire di casa. Del caso si sta occupando il magistrato di turno, Marcello Maresca. Secondo le primissime informazioni la donna accudiva il cinquantenne, a cui portava cibo e medicine. Avrebbe fatto così anche ieri sera. L’uomo avrebbe ucciso la donna a coltellate cercando di liberarsi del cadavere stamani.

La donna trovata morta stamani nella casa di un vicino di casa si chiamava Barbara Carbone, aveva 46 anni, abitava a pochi passi dal luogo in cui si è consumata la tragedia. L’uomo sospettato di avere ucciso la donna e di avere tentato di disfarsi il cadavere è un muratore della zona, Remo Carbone, 53 anni, in cura presso i servizi sociali e con malattie psichiatriche conclamate. Lei sarebbe andata ad asistere l’uomo, come di consueto, ieri sera, alle 22,30, per dargli da mangiare dopo una pizza in un vicino locale con alcune amiche. Non ha più fatto rientro a casa. Il marito, Armando, secondo quanto appreso, dormiva e si è accorto dell’assenza della donna solo stamani, quando il rogo era già in atto. I carabinieri stanno interrogando Remo Carbone che è sospettato di avere commesso il delitto. Non è in stato di fermo. Le indagini sono coordinate dal pm Marcello Maresca. In tarda mattinata ha fatto un sopralluogo il medico legale Marco Salvi. Secondo quanto appreso non c’è legame parentale tra la vittima ed il presunto assassino. 

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