Preti pedofili. Arrestato l’ex arcivescovo polacco Jozef Wesolowski

ROMA – E’ stato arrestato in Vaticano l’ex arcivescovo polacco Jozef Wesolowski, sotto inchiesta per pedofilia.  Wesolowski è ora agli arresti domiciliari. La notizia diffusa al tg delle 20,  de La7, è stata confermata da una nota del direttore della sala stampa vaticana, Padre Lombardi. Jozef Wesolowski è stato arrestato dagli agenti della Gendarmeria vaticana.  Al termine di un processo amministrativo penale canonico, sono stati notificati al prelato i capi di imputazione del procedimento penale avviato a suo carico per gravi fatti di abuso a danni di minori avvenuti nella Repubblica Dominicana. L’arresto è avvenuto con un provvedimento autorizzato dallo stesso Papa Francesco, come confermato dalla nota diffusa dal Vaticano.

«La gravità degli addebiti ha indotto l’Ufficio inquirente – afferma – a disporre un provvedimento restrittivo che, alla luce della situazione sanitaria dell’imputato, comprovata dalla documentazione medica, consiste negli arresti domiciliari, con le correlate limitazioni, in locali all’interno dello Stato della Città del Vaticano».

L’arresto dell’ex nunzio Wesolowski «è conseguente alla volontà espressa del Papa, affinchè un caso così grave e delicato venga affrontato senza ritardi, con il giusto e necessario rigore, con assunzione piena di responsabilità da parte delle istituzioni che fanno capo alla  Santa Sede». Lo precisa il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi.

«Oggi il Promotore di Giustizia del Tribunale di prima istanza dello Stato della Città del Vaticano ha convocato l’ex nunzio monignor Wesolowski, a carico del quale aveva avviato un’indagine penale», ha affermato padre Lombardi sottolineando che «al prelato, già condannato in prima istanza dalla Congregazione della Dottrina della Fede alla riduzione allo stato laicale al termine di un processo amministrativo penale canonico, sono stati notificati i capi di imputazione del procedimento penale avviato a suo carico per gravi fatti di abuso a danni di minori avvenuti nella Repubblica Dominicana». 

L’iniziativa assunta dagli organi giudiziari dello Stato è conseguente alla volontà espressa del Papa, affinchè un caso così grave e delicato venga affrontato senza ritardi, con il giusto e necessario rigore, con assunzione piena di responsabilità da parte delle istituzioni che fanno capo alla Santa Sede». 

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