I fatti si riferiscono a un presunto, mancato, adempimento di un'intesa che prevedeva l'utilizzo di Lsu per un piano di bonifiche ambientali. I lavoratori socialmente utili avrebbero dovuto essere impiegati nel 2002 quando Bassolino ricopriva l'incarico di commissario straordinario di Governo alle bonifiche. Secondo l'accusa, l'ex presidente della Regione non avrebbe adempiuto il contratto stipulato tra i ministeri dell'Ambiente e del Lavoro, Jacorossi e il Commissariato straordinario. Gli Lsu non sarebbero stati messi a disposizione per garantire l'apertura di alcune discariche. Secondo quanto si e' appreso, i legali di Bassolino presenteranno appello perché ritengono la sentenza, di poche righe, "immotivata". Condannati al pagamento di 4 milioni di euro ciascuno anche due subcommissari di Governo per le bonifiche della Regione Campania dell'epoca, Raffaele Vanoli e Arcangelo Cesarano. Assolti, invece, gli altri 12 imputati tra i quali numerosi esponenti dell'allora giunta regionale guidata da Bassolino. Circostanza che, secondo i difensori dell'ex governatore, rappresenta un "fatto anomalo".