Naufragio nel Canale Sicilia.Centinaia di morti

ROMA – Ennesima strage a nord della Libia, in cui si ipotizza abbiano perso la vita 700 migranti.

E’ accaduto a 60 miglia a nord della Libia quando un peschereccio con a bordo circa 700 persone si è capovolto nel Canale di Sicilia. Un mercantile, il King Jacob, un portacontainer di 147 metri di lunghezza, è stato dirottato nella zona e ha recuperato almeno 29 superstiti.   

L’episodio rischia di diventare”una delle piu’ grandi tragedie avvenute nel mar Mediterraneo”, ha detto Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr. La guardia costiera sta coordinando l’operazione di salvataggio con decine di mezzi ed e’ intervenuta anche Malta. Il peschereccio si e’ capovolto in acque internazionali. Ancora poco chiara la dinamica: “Probabilmente il barcone e’ stato avvicinato da un mercantile,  c’e’ stato un momento di esitazione a bordo: lo spostamento di alcuni ha fatto capovolgere il natante. E’ incredibile -ha aggiunto Sami- l’efferatezza dei trafficanti che hanno riempito la barca fino all’inverosimile”. I pochi superstiti recuperati ancora non sono arrivati sulle coste italiane, ha aggiunto Sami. 

Matteo Renzi, fa sapere che l’Italia porrà la questione del traffico degli esseri umani “con grande convinzione al consiglio europeo”. Un tema, puntualizza il premier, “su cui ho registrato la totale condivisione con il presidente Usa”. Per Renzi è giusto continuare a supportare gli sforzi per risolvere la crisi libica, ma “siamo in presenza di un fenomeno nuovo, lo schiavismo, che interpella il cuore delle persone”. E le vittime del mare, come quelle del naufragio di stanotte, “non le salviamo con controlli delle navi, ma non non facendole partire, lasciandole alla mercé di criminali”. 

La Procura di Catania ha aperto un”inchiesta. I reati ipotizzati dal procuratore Giovanni Salvi sono naufragio e omicidio colposo plurimi. Amnesty International, intanto,chiede l’intervento della UE di fronte all”ennesima e gravissima tragedia nel Mediterraneo”. “Se le sue dimensioni sono confermate, quella di stamattina e’ la piu’ grave e disastrosa perdita di vite umane nel Mediterraneo e la passivita’ dell’Europa di fronte a tutto questo diventa sempre piu’ scandalosa e insopportabile”,  ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, a nome dei 300 delegati che stanno prendendo parte alla XXX Assemblea generale dell’organizzazione. “Se l’Unione europea non attivera’ immediatamente un’operazione di ricerca e soccorso in mare almeno pari all’italiana Mare Nostrum, la credibilita’ delle istituzioni europee gia’ compromessa ne uscira’ definitivamente sconfitta. Soprattutto, se non si garantiranno ricerche e soccorso efficaci lungo la rotta marittima piu’ mortale del mondo continueremo a perdere centinaia, se non migliaia di vite umane, di persone che dopo aver scampato alla morte di fame o di guerra l’hanno trovata annegando mentre chiedevano aiuto all’Europa”, ha commentato Marchesi.  

Subito la reazione di Matteo Salvini il quale precisa che il naufragio nel canale di Sicilia è “una strage annunciata che ha come responsabili il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, il ministro dell’interno, Angelino Alfano, la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini e l’Unione Europea”.  La loro colpa, per il segretario della Lega, oggi nel bellunese, starebbe nel “non fare niente per bloccare le partenze dei profughi. Più ne partono più ne muoiono”. Per Salvini, bisogna coinvolgere le istituzioni internazionali per ottenere subito il blocco navale davanti le coste libiche ed egiziane, altrimenti “domani piangeremo altri 700 morti”. Subito la replica del premier:  “E’ normale scappare da posti dove ti tagliano la testa. E chi fugge da luoghi dove ti tagliano la testa, non si ferma davanti al lancio di agenzia di un eurodeputato italiano. Stiamo parlando di cose serie, non di piccole polemiche di parte”.  E poi:  “Esprimo gratitudine a chi lavora  quotidianamente per salvare vite umane. Questa è una tragedia europea:  i soccorsi sono italiani e maltesi. E” una tragedia del Mediterraneo i  cui contorni non sono ancora chiari. Quando questa tragedia sara”   terminata vogliamo andare a recuperare quel relitto, perche” non son  morti dei numerini ma delle persone”.  Infine: “Vogliamo dare degna sepoltura a chi ha perso la vita e gli sforzi saranno per andare a individuare lo scafista che ha condotto la nave”, ha aggiunto il presidente del Consiglio. 

Nel frattempo il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha convocato alle ore 17 a Palazzo Chigi i ministri degli esteri Gentiloni, degli interni Alfano, della difesa Pinotti, delle infrastruttre Delrio e il sottosegretario Minniti. Al termine della riunione il Presidente del Consiglio scendera’ in conferenza stampa.  

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