Estorsioni: 40 arresti nel Barese. Il clan praticava riti affiliazioni

BARI – Sono 40 gli arresti eseguiti all’alba dai carabinieri.

Si tratta di esponenti di rilievo del clan barese Strisciuglio alcuni dei quali entrati con ‘pass autorità’ al concerto di Vasco Rossi che si è tenuto un mese fa a Bari. Si tratta – secondo quanto emerso dalle indagini – di un gruppo specializzato nella richiesta del pizzo e ‘infatuato’ dalle dinamiche dei riti di affiliazione mutuati dalla camorra campana poi cessati perché mettevano a repentaglio la segretezza dei nomi degli affiliati. Nell’ambito della indagine sono state infatti ricostruite le dinamiche dei riti di affiliazione poi interrotti dai fratelli Strisciuglio perché ritenuti non sicuri. Il rito prevedeva che il nuovo affiliato fosse presentato ufficialmente agli altri dal proprio padrino. Veniva annunciato così: “Questo è un mio ragazzo”. Il giovane iniziava poi la carriera interna al clan con i “gradi di battesimo” e dopo il quarto grado aveva facoltà di fondare un proprio clan. Da quanto è inoltre emerso dagli atti, l’apparentamento garantiva economicamente la famiglia in caso di arresto dell’ affiliato.

I familiari ricevevano una somma mensile detta “spartenza”, ed era così che i capi, anche se in carcere, potevano garantire un alto tenore di vita alle famiglie affrontando in modo sfarzoso anche grossi eventi come un matrimonio. Tra i nomi illustri degli arrestati compaiono quelli di Domenico Strusciuglio, capo dell’omonimo clan già detenuto a Novara, Sigismondo Strisciuglio, in carcere a Milano, e quello della moglie di quest’ultimo, Eugenia Prudente, destinata alla sezione femminile del carcere di Lecce. Dei 40 arrestati, 39 sono finiti in carcere, uno ai domiciliari (un collaboratore di giustizia residente in una località protetta); 9 le persone denunciate a piede libero.

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