Terrorismo: Polizia Postale,verificati 11000 siti e spazi web

MILANO  – Sono circa undicimile gli indirizzi web inclini alla radicalizzazione religiosa o all’odio razziale verificati dalla Polizia Postale della Lombardia, in la collaborazione di altri organi di Polizia e di intelligence per la prevenzione ed il contrasto al terrorismo e all’eversione.

Ne sono stati monitorati 580. Dei siti segnalati oltre seimila sono stati oscurati direttamente dai gestori, mentre la Polizia ha provveduto ad oscurare 23 profili social tra Facebook e Twitter. Sono dati forniti oggi alla questura di Varese sull’attività del comparto lombardo della Polizia della Comunicazione contro i reati via web, di cui si è occupata nel 2015. In totale sono stati monitorati 17.283 siti web di cui 1819 inseriti nella cosiddetta “black list” con un incremento di 67 indirizzi web ritenuti pericolosi. Per quanto riguarda il cyberterrorimo oltre 70 spazi web sono stati individuati grazie alle segnalazioni dei cittadini agli sportelli di Ps online. Inoltre in collaborazione con Digos della Questura di Milano, dopo l’analisi di una foto sospetta sul web, sono stati arrestati un cittadino tunisino e uno pakistano, per associazione con finalità di terrorismo internazionale o evasione dell’ordine democratico, il 22 luglio scorso. Un altro aspetto rilevato dalla Polizia delle comunicazioni nel 2015, é stata la crescita dei tentativi di adescamento di minori in rete e la diffusione della pedopornografia online (221 denunce da parte di familiari di giovani vittime, 67 persone arrestate,denunciate altre 485). In materia di cyebercrimini finanziari (clonazioni di carte di credito, frodi informatiche, furti di identità digitali e pishing) la Polizia ha bloccato alla fonte quasi 66 mln di euro prima che venissero illecitamente sottratti e ne ha recuperati quasi tre da bonifici già predisposti. Sugli attacchi informatici in generale, nel 2015 il Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, ha monitorato oltre 13 mila infrastrutture di rete di interesse nazionale, pubbliche e private, gestendo circa 633 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutturali. Sono state arrestate 2 persone e altre 24 denunciate.

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