ROMA – Il Tribunale di Roma ha condannato una madre a risarcire con 30.000 euro il padreda lei denigrato agli occhi di uno dei tre figli.
“La decisione – commenta AIAF – Associazione Italiana per la Famiglia e per i Minori -non è la prima di questo genere, poiché si basa su una legge di 10 anni fa. Il clamore derivante dalla cifra concessa va in realtà ridimensionato; si trattava infatti di un divorzio molto conflittuale, con uno dei figli che rifiutava da tempo di vedere il padre anche per colpa della continua denigrazione fatta dalla mamma, donna assai benestante”.
“La cifra di 30.000 euro, sicuramente importante, è motivata dalla gravità dei fatti ed è commisurata alla situazione patrimoniale della donna; una somma inferiore, probabilmente, non l’avrebbe dissuasa dal proseguire nel suo comportamento non corretto”. AIAF evidenzia l’importanza della decisione in quanto conferma, indirettamente, che il risarcimento del danno può essere un valido strumento di cui, però, non si deve mai abusare, per evitare di “mercificare” gli affetti.