Cucchi. Rinvio a giudizio per i 5 Carabinieri

ROMA – Rinvio a giudizio per 5 carabinieri, indagati nell’inchiesta bis sulla morte di Stefano Cucchi, è stato chiesto oggi dalla Procura della Repubblica di Roma.

A firmare la richiesta di giudizio il procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone e il pubblico ministero Giovanni Musarò. Per l’accusa di omicidio preterintenzionale e di abuso di autorità secondo la richiesta a giudizio dovrebbero andare tre carabinieri accusati d’aver pestato Cicchi mentre per altri due carabinieri si richiede il giudizio per i reati di calunnia e di falso.

Per l’accusa di omicidio preterintenzionale e abuso di autorità dovrebbero essere rinviati a giudizio i carabinieri Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco. All’epoca del fatto prestavano servizio alla stazione dei carabinieri di Roma Appia. Sono loro che arrestarono Cucchi in flagranza di reato perchè trovati in possesso di stupefacenti. A Tedesco inoltre si contesta anche l’accusa di falso. Ai carabinieri Roberto Mandolini comandante interinale della stazione Appia vengono contestati i reati di calunnia e falso mentre l’accusa di calunnia è contestata ancora al carabiniere Tedesco nonchè a Vincenzo Nicolardi. 

“Sono emozionata, finalmente ci siamo”, sono state le prime parole di Ilaria Cucchi, commentando la notizia della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura di Roma nei confronti dei cinque carabinieri. “E’ il momento migliore – ha aggiunto – proprio in occasione dell’associazione dedicata a Stefano che presentero’ il 18 febbraio”.  “E’ un traguardo eccezionale”, ha detto invece Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi. “Ce lo aspettavamo – ha aggiunto – ora potremo vedere tutte le carte processuali e tutto il lavoro svolto dalla Procura”. 

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