Il calvario dei migranti. Lettera agli europarlamentari italiani

Le recenti tragedie dei migranti potevano essere evitate. Le promesse non mantenute da parte della Commissione europea

MILANO – Nel 2012 la Commissione europea si impegnava con me, con il Gruppo EveryOne e con i nostri partner umanitari a implementare un sistema efficiente di soccorso in mare, con lettera firmata. Quindi, con una telefonata, ci chiamava ad essere consulenti per l’importante iniziativa; da parte nostra, avremmo messo a disposizione dell’Unione europea la nostra esperienza e il supporto degli esperti che lavorano con noi. Successivamente, però, nessuna delle promesse è stata mantenuta, noi non siamo più stati chiamati (anzi, la Commissione non ha più risposto alle nostre email) e centinaia di milioni di euro di fondi europei destinati ai migranti sono stati ancora gestiti senza alcun criterio, sulla pelle dei profughi. A causa del nostro lavoro umanitario, noi difensori dei diritti umani di EveryOne Group siamo stati sottoposti a persecuzione istituzionale (alcuni episodi CLICCA QUI), minacciati da razzisti e neonazisti e infine costretti ad abbandonare l’Italia per proseguire l’opera umanitaria in un clima tollerabile. I media, che sono al servizio della politica, dopo averci concesso spazio per alcuni anni (ho firmato diversi articoli su La Repubblica e altri quotidiani, sull’argomento migrazioni)  hanno iniziato a censurare i nostri articoli, dossier ed appelli. La realtà è evidente: non è interesse dell’Italia, ma neanche dell’Unione europea, offrire sicurezza e una speranza di salvezza a chi fugge da guerre e repressioni. Da parte nostra, nonostante la persecuzione, continuiamo a impegnarci per i diritti umani, riuscendo a salvare vite umane e offrendo il nostro esempio alle nuove generazioni. Però siamo isolati e circondati da un’assurda ostilità a causa del nostro lavoro a difesa della dignità, della vita e dei diritti fondamentali di migranti, Rom, profughi e altre minoranze vulnerabili ed escluse. Recentemente abbiamo fornito a Nazioni Unite e Unione europea una lista di boss del traffico di migranti, gli stessi che organizzano i pericolosi viaggi verso Lampedusa. Le autorità però l’hanno ignorata e non hanno fermato questa vergogna, questa carneficina. Preferiscono arrestare gli “scafisti”, che in realtà sono poveri migranti cui i trafficanti assegnano un ruolo fittizio, facendone gli agnelli sacrificali dei loro crimini. Se non cambia la politica, se non cambia la cultura, se chi può non diventa “attivista”, piangeremo a causa di tante altre tragedie, ascolteremo tante altre bugie da parte dei potenti e la civiltà vera sarà sempre più lontana. Qui di seguito, la lettera della Commissione europea, simbolo di ciò che poteva essere fatto, ma non è stato fatto, provocando tante morti, tanto dolore, tanta ingiustizia. 

LA LETTERA

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