Prezzi spropositati ai padiglioni. L’Expo non deve nutrire gli speculatori

ROMA – Siamo sempre stati e continuiamo ad essere convinti che l’Expo sia una grande opportunità di sviluppo e di rilancio per il nostro Paese.

Alcune perplessità e preoccupazioni riguardano il dopo Expo. Come tutte le strutture e le aree interessate verranno utilizzate. Un così grande patrimonio non può essere perduto o abbandonato al degrado, per questo chiediamo un serio sforzo per programmare già da ora cosa ne sarà di questo complesso.Ma, oltre all’utilizzo futuro, vi è un altro elemento che rappresenta, a nostro parere, una grande criticità: i prezzi praticati all’interno dei padiglioni per snack e pasti, nonché i prezzi di ingresso. Per una giornata, per un adulto, il costo di ingresso senza riduzioni varia da 34,00 € A 39,00 € a seconda che sia una data fissa o aperta. Per una famiglia (2 adulti e un bambino) va da 73,00 € a 84,50 €.

Per non parlare dei costi di caffé e pasti serviti all’interno: per un caffè si spendono 1,50 – 2,00 €, dai 12,00 € ai 14,00 € per un primo, per uno snack con bibita si spendono dai 5,00 € ai 15,00 €. Dei costi davvero eccessivi. Non vorremmo che, in attesa di nutrire il pianeta, intanto a nutrirsi siano solo gli speculatori. Per evitare ciò è necessario un calmieramento generale dei prezzi praticati nei padiglioni.

Siamo pronti, nel caso non avvenisse, anche ad avviare vere e proprie azioni di boicottaggio contro i costi spropositati dei cibi serviti all’interno dell’Expo. Che senso ha promuovere i primati culinari di tutto il mondo se poi questi vengono proposti a prezzi inaccessibili?

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