Gianfranco Rotondi e quelle incredibili accuse alle opposizioni per i fallimenti di Berlusconi

 

Ci sono persone che hanno un viso composto da fronte, occhi, naso e bocca. Ci sono persone che hanno un viso diverso, che non assomiglia una normale faccia. Come definire quello di Gianfranco Rotondi, il deputato avellinese, strenuo difensore del ricorso alle urne costi quel che costi?

Meglio non approfondire, anche perché il molto onorevole deputato, a prescindere dalla sua nostalgia per la Democrazia cristiana (il che già dovrebbe insospettirlo e indurlo a fare un check up completo, magari sfruttando le offerte di Group on), l’altro giorno ha superato qualsiasi ipotizzabile inverecondia in un’intervista concessa a “Rainews 24”, il canale diretto da Corradino Mineo che ha soltanto il difetto di richiedere troppo spesso i suoi non geniali pareri. Alla domanda della giornalista sulla caduta del governo Berlusconi, il molto onorevole avellinese ha avuto il coraggio di asserire che la maggior parte della colpa è da attribuire all’opposizione. Già, lettori miei, avete sentito bene. Il Rotondi ritiene che se Berlusconi e il suo governo sono caduti non è colpa della loro insipienza (e di quella di Rotondi stesso), delle manovre economiche sballate e tardive di Tremonti, della incapacità assoluta dal suo leader di tenere insieme una coalizione, no, ma dell’opposizione, che è andata in giro per l’Europa a sparlare dell’Italia, mostrando un sentimento antipatriottico e un doloso progetto di affossamento del proprio Paese.

Anche se non assolve la gravità del fatto (un deputato nazionale non dovrebbe offrire un’immagine di tale impudenza e capacità di mistificazione al pubblico e ai suoi stessi elettori), Rotondi non è l’unico a giustificare e a nascondere l’incapacità assoluta del suo governo addossando tutte le colpe al centro-sinistra. Lo hanno già fatto Berlusconi e qualche altro pasdaran di una coalizione che ha gettato il Paese sull’orlo del baratro e che ora Mario Monti avrà il compito di mettere in salvo. Non solo hanno tentato di affossare sessanta milioni di concittadini ma quando dovrebbero andare a nascondersi ergono il petto in fuori e mostrano la loro arroganza. Per fortuna che lo fanno di fronte all’oblio in cui gli italiani li riporranno per sempre.

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