Incubo scuole italiane. Edifici vecchi e datati, mancano soldi e manutenzione

ROMA – Una nuova ricerca del Censis ha messo in evidenza il degrado delle strutture che ospitano le nostre scuole. Sarebbero 9 mila gli edifici privi di intonaco e oltre 7 mila necessiterebbero di nuovi tetti e coperture, inoltre molti sono edifici datati  infatti il 30% delle scuole risulta costruito tra il 1945 e 1960.

Di fatti basta entrare in una scuola qualsiasi per notare finestre rotte, muri imbrattati, rubinetti che perdono, bagni completamente distrutti dove addirittura mancano le porte, palestre senza attrezzi e malandate, questi edifici avrebbero bisogno di un’urgente ristrutturazione che purtroppo sembra non arrivare mai a causa della mancanza di fondi. I problemi non sono limitati però solo alla struttura ma anche ai vari impianti idraulici e elettrici, infatti emerge il dato shock che su 41 mila impianti 24 mila non funzionano, sono insufficienti o non a norma rendendo le nostre scuole inospitali.

I dirigenti intervistati hanno dichiarato che nel corso degli anni di lavori di manutenzione se ne fanno pochi, saltuariamente e anche male. Basterebbe soltanto una grande ristrutturazione per risollevare le sorti del nostro sistema scolastico in quanto sulla totalità delle strutture solo nel 7% dei casi si ritiene sia fondamentale la costruzione di un edificio più adeguato o il trasferimento della scuola in un’altra sede.

Alla fine del 2013, sulla base delle risorse stanziate e dei ritardi di spesa accumulati, il ministero delle Infrastrutture stimava in 110 anni il tempo necessario per la sistemazione di tutti gli edifici del sistema scolastico italiano, ovviamente l’obbiettivo è quello di accelerare le procedure così per garantire la tempestività della manutenzione ordinaria e accelerare la realizzazione dei piccoli interventi necessari si è pensato di dotare le scuole di una certa somma da spendere nell’arco degli anni, più della metà dei dirigenti intervistati si dichiara altamente favorevole a questo.

In questi ultimi giorni è apparso un ulteriore bagliore di speranza all’orizzonte, infatti sembra che il governo Renzi abbia ottenuto lo sblocco del patto di stabilità per finanziare un grande piano di ristrutturazione delle scuole che prevede 7.000 nuovi interventi per un importo complessivo di 2.240 milioni di euro.

L’unica speranza è che nonostante la crisi economica che ormai si protrae dal lontano 2008, il governo riesca a ridare speranza e forza al nostro sistema scolastico che a livello di formazione rimane ancora oggi uno dei migliori di tutta Europa.

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