Scuola. Una legge che accentua le disuguaglianze. La mobilitazione sarà ad oltranza

ROMA – Oggi è stata scritta un’ulteriore pagina nera per la nostra democrazia. Il Governo, in modo arrogante e autoritario, ha imposto l’ approvazione di una legge che accentua le disuguaglianze sociali e territoriali, demolisce ulteriormente la scuola pubblica, cancella diritti e libertà, non risolve il problema della precarietà per docenti e ATA e riduce gli spazi di democrazia e partecipazione.

Molte norme contenute nella legge sono di dubbia costituzionalità e anche questo aspetto andrebbe attentamente valutato prima della promulgazione della legge. 

Questo Governo è lontano anni luce dai problemi veri della scuola e non ha voluto aprire alcun confronto con le tante lavoratrici e lavoratori, studenti, famiglie, sindacati e associazioni che hanno presentato, con tantissime mobilitazioni importanti e dettagliate proposte, dimostrando così di essere forza maggioritaria nel respingere i contenuti della legge.

Con questa legge si dà un colpo di grazia alla scuola di massa e si finisce per garantire un’istruzione di qualità solo ai figli dei ceti più ricchi, lasciando a tutti gli altri l’accesso ad un sapere minimale e un inserimento precoce nel mondo del lavoro, ammesso che quel lavoro ci sia.

La mobilitazione continuerà con tutti i mezzi possibili per contrastare l’applicazione di una legge che riporta indietro il sistema di istruzione del nostro Paese, negando giustizia sociale e democrazia.

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