Fornero. Licenziamenti a gogò

C’è un gran lavorio in Europa dopo Camp David, l’incontro dei leader delle maggiori potenze mondiali. Tutti, anche la  Merkel, parlano di crescita, sviluppo, rigore sì ma con la crescita.

Nel documento che ha concluso quei  lavori, una incontro al caminetto, in maniche di camicia, con Monti , senza giacca e senza cravatta, nella prima riga parla di lavoro, occupazione. Elsa Fornero  evidentemente non ha letto quel documento. Lei non ha bisogno di leggere cose scritte da altri. E visto che gli “otto”, forse per la prima volta in un atto ufficiale pongono al primo posto il lavoro, non si lascia sfuggire l’occasione per dire la sua.  E non trova di meglio che bacchettare Obama, Monti e compagnia cantando. Loro dicono che la priorità è il lavoro? Bene, allora io dico che la priorità è licenziare. E per esprimere il suo credo si è incontrata con gli studenti della Facoltà di Economia dell’Università di Torino. Già preoccupati per il loro futuro, precari sarebbe già un successo, hanno ascoltato quello che si augura il ministro del Lavoro. E che si augura?. Riportiamo testualmente: “  Mi auguro – ha detto – che qualcosa di simile a quello che abbiamo fatto per i dipendenti privati sulla possibilità di licenziare sia inserito nella delega per i dipendenti pubblici”.

Certo, riconosce la Elsa “quello dei dipendenti pubblici non è un mercato, perché le regole sono diverse, ma auspico che qualcosa di simile a quello che abbiamo fatto per i dipendenti privati relativamente alla possibilità di licenziare sia inserito nella delega al ddl anche per i dipendenti pubblici”.  Ci risulta che proprio di recente sia stato siglato un accordo fra i sindacati e il ministro Patroni Griffi, cosa che non è andata giù all’ex ministro Brunetta. Ci risulta anche che i licenziamenti nel pubblico impiego sono possibili. Ma ci risulta anche, forse Fornero dovrebbe saperlo, che i posti di lavoro sono a concorso. Proprio in questo giorni il ministro potrebbe fare un salto all’Eur dove migliaia di giovani partecipano ad un concorso per essere assunti dal Comune di Roma, in diversi settori di lavoro. Fornero  lancia un messaggio anche al suo collega, Patroni Griffi, che la delega per il pubblico impiego: “ Siamo  in contatto, stiamo lavorando insieme non vogliamo ci siano difformità di trattamento con il privato, non è possibile che diciamo certe cose sul settore privato e poi non le applichiamo al pubblico”. Insomma licenziamenti a gogò. Non vorremo che  lo “spending review“ fosse, come sempre, a carico dei soliti noti i lavoratori. Fornero, in questo, è una specialista. La vicenda degli  “esodati” insegna. Per lei sono solo 65 mila. I soldi ci sono solo per questi. E le altre decine di migliaia? Afferma Bersani, il segretario del Pd, “la questione degli esodati non può essere liquidata dicendo arriviamo fin qui perché le risorse sono queste “. E rivela di averne parlato con Monti che “ aveva detto che avrebbe risolto”. Fornero permettendo. E Fornero evidentemente ancora non ha permesso.


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