Monti psicologo. Sono venuto in Asia per farvi rilassare

ROMA – Monti chiude in bellezza il suo viaggio in Asia”.Torna in Italia, via aeroporto di Astana, sosta tecnica, forse un nuovo incontro con le autorità kazache-“ Sono volato in Asia- dice per chiedervi di rilassarvi un po’ circa la crisi dell’Eurozona. E’superata”, anche grazie al ”piu’ solido sentiero imboccato dall’Italia”. 

Si improvvisa  un po’ psicologo, un po’ assistente sociale. Parla  al ‘Boao Forum for Asia’, in corso a Boao appunto, nell’isola di Hainan, in Cina. Un appuntamento  di grande importanza per tutto il mondo asiatico. Sono presenti oltre duemila delegati, personalità  istituzionali, del mondo politico e imprenditoriale, fra questi il vice primo ministro cinese Li Keqiang e il premier pakistano . Come in altri incontri fra cui quello alla Scuola centrale del partito comunista cinese, Monti si è esibito in una “lezione “ di economia politico-europea mista ad una buone dose di farmaci rilassanti. Ha raccontata della  Italia al tempo del suo governo. “ Era osservata- ha detto- negli ambienti internazionali come una possibile fiamma dell’incendio della zona euro. C’era preoccupazione ma anche un misto di  apprensione e di speranza per quanto avrebbe fatto il governo, “ il “ suo” governo. Ha ricordato le riforme strutturali, dal consolidamento del bilancio, alle pensioni, alle liberalizzazioni, al mercato del lavoro. Tutto bene. Poi è passato ad intessere le lodi dell’Europa che ora va bene, tutto è a posto. Certo “ abbiamo lavorato duro specialmente verso la Germania perché l’Europa fosse in grado di “ agire collettivamente per meglio equipaggiarsi contro le crisi finanziarie”. Ancora uno sguardo all’ Europa “insistendo ancora una volta particolarmente con la Germania perche’ fosse cambiato il mix di politiche europee, non tramite le spese di bilancio, ma favorendo il mercato interno Ue.” Monti ha concluso  con un invito a far tornare gli investimenti asiatici in Italia e in Europa”.

Il premier. La crisi nell’Eurozona è superata. I numeri smentiscono

“ Lasciatemi osservare- ha concluso il suo messaggio rilassante-che la crisi dell’Eurozona c’è stata ma credo sia superata anche del più solido sentieri imboccato dall’Italia. Ora  anche noi ci auguriamo che  Cina, Giappone, Corea del Sud, anche Kazakistan ,leggi petrolio, investano nel nostro Paese e in Europa. Ma chi governa qui paesi non ha le campanelle al naso. E’ vero che l’Estremo Oriente è lontano, ma nel tempo  del web tutti sanno tutto di tutti.  Anche Monti sa bene che la crisi in Eurozona e in Italia non è superata.  La disoccupazione nell’Eurozona sale al 10,8% a febbraio, il massimo da quasi 15 anni. A gennaio era al 10,7%. Nell’Ue a 27 paesi la disoccupazione avanza dal 10,1% al 102% e in Italia si attesta al 9,3%, contro il 23,6% della Spagna e il 21% della Grecia. Nell’Eurozona la disoccupazione torna ai livelli di maggio-giugno 1997 e sotto al 10.9% di aprile 1997.  Peggio di così non può andare.

Ancora  vince  Merkel. Rigore  per tutti niente crescita
Sa bene che la Germania, come hanno scritto  i commentati dei maggiori quotidiani europei, ancora una volta ha vinto, che il tanto sbandierato dei fondi messi a disposizione per interventi nei paesi in crisi non sono aumentati, che di eurobond non si parla, che la Tobin tax è scomparsa dall’orizzonte,  che la Merkel impone a tutti i paesi europei una politica di rigore ,  però in casa sua aumenta gli stipendi dei pubblici dipendenti,  che di politica per la crescita non vi è traccia. Venendo all’Italia, il premier aveva a disposizione la lunga serie di dati economici negativi.  C’è da supporre che avesse a disposizione anche gli ultimi numeri resi noti dall’Istat con la disoccupazione che sale al 9,3%,  per i giovani  quasi il 32%, per le donne nel Mezzogiorno si sale ancora oltre il 45%. Sapeva anche che il governatore di Bankitalia, Visco, ha detto che dalla crisi non siamo fuori, se va bene bisognerà attendere il 2013. Che sciocchi. Il professor Monti, psicologo, assistente sociale è andato in Asia per far rilassere tante persone importanti. Non era il caso di rovinargli la festa.

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