Inchiesta. “Via le mani dalle spiagge libere”. L’INTERVISTA VIDEO

ROMA – Manca solo un giorno alla sentenza del Tar che si pronuncerà il 9 maggio prossimo nel corso di un’udienza pubblica e che riguarderà il ricorso presentato dalle cooperative sociali contro il bando di gara per l’assegnazione delle ultime spiagge libere di Ostia, impugnato per “vizi di legittimità”.

Nel mese di dicembre era stato pubblicato il bando per l’assegnazione di otto lotti ancora non occupati da stabilimenti balneari, lungo il litorale.  
La pubblicazione del bando aveva suscitato indignazione fra cittadini, cooperative sociali e alcune forze politiche del territorio, fra cui il PD, Sel, Federazione della Sinistra, i Verdi ed anche il Movimento 5 Stelle del XIII Municipio.

Il ricorso porta a via Claudio nel parlamento lidense  in cui si avrà una “sentenza circostanziata sull’intera vicenda”. All’udienza pubblica potranno assistere anche i cittadini.
Attendiamo fiduciosi l’esito del Tribunale che ha ritenuto di dover entrare direttamente nel merito del procedimento amministrativo, senza limitarsi al solo provvedimento cautelare- ad annunciarlo  il movimento 5 Stelle del XIII Municipio. Se il giudizio dovesse risultare negativo in merito alla procedura adottata dall’amministrazione municipale il Movimento Cinque Stelle si troverà nella condizione di dover chiedere le dimissioni del Presidente del Municipio Giacomo Vizzani che dovrà rispondere della volontà di aver voluto proseguire nonostante tutto e che poterà, quasi sicuramente, a costituire il motivo per un notevole risarcimento danni da parte dell’amministrazione, e per essa tutti i cittadini, verso quelli che saranno stati erroneamente gli assegnatari delle concessioni.  Dovrà rispondere anche dell’incertezza causata alle attività riconosciute delle cooperative sociali e dell’abbandono dei chioschi esistenti che alle porte della stagione balneare sono in parte in stato di abbandono.

 Il bando per la concessione delle spiagge fu pubblicato a condizioni discutibili, non in linea con regolamenti e aspettative del piano utilizzazione degli arenili (PUA).-continua il Movimento. Un bando discutibile anche sul piano della sostenibilità ambientale che per gli investimenti richiesti proponeva una selezione inammissibile. Il bando non conteneva alcun obbligo né sulla sostenibilità, energie rinnovabili e raccolta differenziata, né sui criteri di assegnazione del personale.  Inoltre, agli assegnatari veniva richiesto un contributo di 200mila euro per le strutture, allontanando di conseguenza  la possibilità di accedervi a tutti ed in particolare alle cooperative sociali di tipo B, a cui nel bando veniva riservato un solo lotto, e che in questi anni sono state molto attive sul territorio con una funzione di recupero e reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.

Nonostante le difficoltà la cooperativa Futura e il consorzio Solco hanno aperto la stagione del Social beach regolarmente, garantendo ai cittadini il consueto uso libero della
spiaggia, l’apertura del chiosco dove fare una bella colazione o prendere l’aperitivo, e con  i bagnini al loro posto per garantire la sicurezza- a dichiararlo Marilena Zuccherofino presidente della cooperativa Futura- tutto ciò malgrado una proroga di affidamento da parte del Municipio giunta pochi giorni fa e contenente la sibillina e minacciosa frase “….proroga sino alla chiusura delle procedure della gara”, la quale effettivamente vede procedere le varie fasi per l’affidamento ai nuovi gestori che hanno partecipato al bando.

Di fatto attendiamo tutti la sentenza del Tar, con l’udienza del 9 maggio che crediamo farà giustizia laddove la politica invece non è riuscita a garantirla- conclude Zuccherofino.

INTERVISTA

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