Sanità. Bracaglia. Pediatria rischia collasso in più regioni

ROMA – “Nelle Regioni sottoposte a piani di rientro le problematiche sono le stesse. Il blocco del turn over ormai da anni rende impossibile la sostituzione di alcune delle maternita’ e porta gli organici a riduzioni di almeno il 50%.

Se pensiamo anche alla difficolta’ di esecuzione di provvedimenti che gli stessi pediatri ritengono utili, seppur restrittivi, e’ evidente che si rischia di portare al collasso il sistema, che oggi si basa sulla buona volonta’ dei medici”. Cosi’ Giorgio Bracaglia, presidente del Sipo Lazio insieme al collega Ambrogio Di Paolo, in occasione dei lavori del congresso regionale, in corso da due giorni all’auditorium di via Rieti a Roma.    Alla convention dei pediatri ieri ha partecipato anche il ministro della Sanita’, Beatrice Lorenzin. Proprio a lei Bracaglia ha voluto dedicare alcune parole. “Lorenzin- ha detto- ha mostrato molta sensibilita’ verso i problemi della pediatria e della neuropsichiatria infantile, non ci ha negato conforto. E’ ovvio, pero’, che i problemi sul campo non possono essere risolti in poche battute. C’e’ disponibilita’ a vedere insieme quali sono le soluzioni ma quello che e’ piu’ importante e’ che si vogliono trovare e prendere delle soluzioni”. Per il resto il congresso, alla presenza di esperti nazionali ed internazionali, ha naturalmente affrontato le problematiche scientifiche dedicate al settore. “Ci sono novita’ in tutti i campi- ha concluso Bracaglia- abbiamo trattato la neonatologia con i piu’ grandi esperti nel Lazio e in Italia e la neuropsichiatria infantile con altri esperti mondiali. Io stesso, con un’ottica da pediatra, ho parlato della sindrome di Asperger che deve essere piu’ conosciuta di quanto avviene oggi per favorire un trattamento. Abbiamo anche parlato di tecniche diagnostiche, come l’ecografia polmonare o dell’anca”.

  (Dire)

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