Scuola. A Genova un assemblea pubblica contro il contratto di docenza

 

GENOVA – Lunedì 14 luglio alle ore 17,00 presso i locali di Palazzo Fieschi a Genova Sestri Ponente,  i docenti di Genova delle scuole di ogni ordine e grado, in contemporanea con la grande manifestazione romana, si sono autoconvocati per una ASSEMBLEA PUBBLICA SULLA SCUOLA, in relazione alle proposte dell’attuale governo che vanno a modificare, di fatto, il contratto di docenza senza una condivisione con gli addetti ai lavori e attribuiscono al dirigente scolastico una autonomia decisionale sugli incarichi eventuali da assegnare ai docenti che esautora completamente il Collegio Docenti, che rientra negli organi di  gestione ed autogoverno della scuola italiana, istituiti dal DPR nº 416 del 31 maggio  1974.

    – il taglio di un anno della scuola, che andrà a pesare probabilmente sulla Secondaria di II grado

    – ‘apertura ai privati delle scuole senza una progettualità che non può nascere dall’alto ma attraverso percorsi  condivisi

    – l’ipotesi di incremento tout court delle ore di insegnamento senza considerazione nè conoscenza del reale impegno orario a del docente per la conduzione dei progetti del POF e per le innumerevoli incombenze che gravano sull’insegnate ma  che restano nel “sommerso” e non vengono nè computate nè retribuite

    – il blocco di sette anni del contratto che vede l’Italia agli ultimi posti in europa in termini di retribuzione

    – la valutazione degli studenti attraverso strumenti come l’Invalsi senza tener conto delle problematicità delle singole scuole e delle condizioni di partenza degli alunni

    – la possibile valutazione dei docenti sulla base di criteri non chiari

    saranno i temi oggetto di dibattito e di un DOCUMENTO che verrà condiviso con le Assemblee delle altre città italiane anche al fine di stabilire, fin da subito, strumenti efficaci per evitare una Legge Delega che trasformerebbe  la scuola italiana  senza dibattito nel Paese.

    I docenti manifestano coralmente la propria indignazione e sconforto per l’attuale proposta del governo.

 

    I promotori

    Daniela Malini Elena Guaraglia Eleonora Marletta

 

 

    Eleonora Marletta

 

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