Legge elettorale. Oggi incontro decisivo tra Renzi e Berlusconi sull’Italicum

ROMA – Forse sarà questo il giorno decisivo per l’agognata riforma elettorale. Oggi, infatti è previsto alle 18 l’incontro tra il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sul cosiddetto Patto del Nazareno. Sul tavolo della discussione la legge elettorale, ovvero l’Italicum. Inutile ricordare le recenti tensioni che si trascinano da qualche giorno e che potrebbero minare l’esito positivo dell’incontro.

Renzi, dal canto suo, si è detto deciso a procedere con o senza il Cavaliere. Insomma, stando all’ex sindaco di Firenze entro la fine dell’anno l’Italicum deve passare. Per questo motivo Renzi ha bisogno di richiamare a sé tutte le forze disponibili, anche quelle più piccole, con le quali ha già stretto accordi per dare un fattivo prosieguo alla legge elettorale. Renzi, reduce dalla serata di ieri a Porta a Porta, alle 21 incontrerà la direzione del PD per confrontarsi con i suoi. La minoranza dem ha già fatto sapere che darà il suo sostegno se saranno apportate le modifiche da loro proposte. Al contrario il centro destra- come ha ribadito Renato Brunetta – si dice favorevole purché il testo rimanga invariato. 

Sta di fatto che all’interno di Forza Italia questo accordo viene visto come una sorta di sudditanza nei confronti di Renzi, il quale non è visto con troppa simpatia. 

Sulla richiesta di Fi di ritirare le modifiche all’Italicum non concordate con Berlusconi è intervenuto anche il ministro dell’ Interno, Angelino Alfano: “Non credo che questo sia possibile mentre credo possibile un confronto nel merito in commissione Affari costituzionali del Senato, a condizione, però, di non perdere tempo». «La maggioranza – sottolinea – ha deciso di procedere con tempi certi e celeri sulla legge elettorale, come sulla riforma costituzionale, sul Jobs Act e sulla delega fiscale. Il mio auspicio è che ciò si incastri con il Patto del Nazareno che non vogliamo mandare in soffitta solo perchè c’è una robusta e forte intesa di maggioranza sulla legge elettorale e su altre questioni». «Lo rispettiamo – aggiunge -, ma Berlusconi non lo usi come arma contro i potenziali alleati». Sulla legge elettorale, Alfano commenta: «Bene la soglia al 3% ma la nostra vittoria è aver ottenuto le preferenze». Per quanto riguarda invece gli scenari futuri, Alfano invita ad «unire il centrodestra moderato formato da noi e Forza Italia ma senza la Lega».

Condividi sui social

Articoli correlati