Considerazioni CNCA sulla proposta del Governo per riforma Terzo settore. Sala stampa Camera deputati, 31 marzo

“Dopo Mafia Capitale diciamo no alle logiche mercantili degli appalti al ribasso e ai processi di accentramento dei servizi!”  Considerazioni del CNCA sulla proposta del Governo per la riforma del Terzo settore

Le vicende di Mafia Capitale, che hanno coinvolto il Terzo Settore, impongono a tutti i soggetti attivi in questo campo un’analisi che metta in relazione quelle circostanze con il dibattito sulle prospettive di riforma contenute nel disegno di legge “Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale”, ora in discussione alla Camera. Come organizzazione sociale riteniamo che sia urgente avviare una riflessione critica sulle trasformazioni che hanno attraversato il nostro settore e sulle prospettive che apre la futura legge.

Dopo anni di quasi assoluto disinteresse della politica e di totale mancanza di una legislazione organica, l’idea che si avviasse un nuovo percorso è stato salutato da molti in senso positivo, ma la scelta di utilizzare la delega governativa non ha prodotto l’auspicato e necessario dibattito partecipato e dal basso. Seppur il testo iniziale cercava di contenere le proposte di alcuni parlamentari delle due Camere e della consultazione telematica, esso appare il frutto di alcune mediazioni fatte in alto. 

Pur valutando positivamente il passaggio sul 5 per mille (al quale però vorremmo affiancata una azione legislativa sulla fiscalità di vantaggio), l’idea di un servizio civile universale (al quale però sembrano non vengano assegnate risorse necessarie), il rafforzamento del ruolo del terzo settore nella gestione dei beni confiscati, la ridefinizione del terzo settore e dei soggetti che con nature giuridiche differenti lo compongono, esprimiamo la nostra preoccupazione rispetto alla proposta di un rafforzamento della figura giuridica dell’impresa sociale, che appare un superamento dell’esperienza della cooperazione a vantaggio di un soggetto che risponda sul piano giuridico alle necessità di investitore privato. Alcuni recenti episodi, vedi innanzitutto “Mafia-capitale” ci spingono a  contrastare ancor più puntualmente le logiche mercantili degli appalti al massimo ribasso e i processi di accentramento dei servizi in pochi soggetti di grandi dimensioni. Ci preoccupa il rischio ‎della possibile entrata nel settore di organizzazioni in cui non sussiste una vera democrazia partecipativa, nodo centrale di una maniera differente di attivare processi di liberazione. 

Intervengono:

Armando Zappolini, Presidente Cnca

Carlo De Angelis, Consigliere nazionale Cnca con delega al welfare

Simona Panzino, Roma Soc!al Pr!de

Giovanni Moro, Fondaca

Giulio Marcon, Sel, Camera dei deputati

Paolo Beni, PD, Camera dei deputati

Accrediti

Le richieste di accredito per giornalisti, fotografi e telecineoperatori devono essere inviate all’Ufficio stampa della Camera dei deputati tramite fax (066783082) e devono contenere nome, cognome, marca e modello dell’attrezzatura tecnica per eventuali registrazioni audio/video. Tutti gli altri devono comunicare la loro presenza all’indirizzo email [email protected] entro le ore 13.00 di lunedì 30 marzo.

Per gli uomini è obbligatorio indossare la giacca.

Martedì 31 marzo 2015, ore 13  – Sala Stampa della Camera dei Deputati

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