Turismo: arte e cultura, assi strategici per l’Italia

ROMA – L’indice di fiducia continua a crescere fino a a raggiungere nel mese di febbraio un valore pari a 64 punti.

Il risultato e’ positivo, non solo perche’ si registra un aumento continuo dallo scorso mese di dicembre, ma anche perche’ l’incremento e’ evidente rispetto ai mesi di febbraio del 2016 e del 2015. Il valore dell’indice e’ infatti passato da 60 punti nel mese del febbraio del 2015 fino agli attuali 64 punti. L’indice di fiducia del viaggiatore italiano, elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, registra quindi un valore ampiamente sufficiente. Il contributo del turismo all’economia continua ad essere importante e si rileva come sia il turismo artistico-culturale a spingere tutto il settore. Per tale ragione e’ sempre piu’ importante valorizzare il patrimonio artistico italiano. 

Nei prossimi tre mesi, infatti, la motivazione di viaggio principale degli Italiani rimane quella di visitare musei, monumenti o mostre come afferma il presidente di Confturismo-Confcommercio, Luca Patane’: “Il turismo artistico e culturale continua ad essere in cima alle preferenze degli italiani e per tale ragione e’ bene valorizzare sempre di piu’ questo nostro patrimonio italiano”. L’Italia continua a rimanere la meta preferita. Quasi quattro Italiani su cinque hanno intenzione di recarsi nel Bel Paese per trascorrere le proprie vacanze: Toscana, Lazio e Lombardia sono in cima alle preferenze e si evidenzia che per tutte e tre le Regioni, la motivazione principale di viaggio e’ quella culturale.

I prossimi mesi sono caratterizzati da vacanze relativamente corte, in media 3,4 notti per viaggio, in leggera diminuzione rispetto all’ultima rilevazione. Oltre un Italiano su due, che viaggera’ nel prossimo trimestre, trascorrera’ fuori casa 3 notti o piu’. A livello di mete estere che gli Italiani vorrebbero visitare nel 2017, la Spagna e’ in testa alle preferenze, con circa il 15 per cento. In seconda posizione ci sono gli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito, Francia e Grecia. In termini di turismo ricettivo, gli Italiani pensano che l’arrivo del presidente Donald Trump alla Casa Bianca possa portare ad una diminuzione del flusso di turisti americani nel nostro Paese. 

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