Il 6 marzo del 1899 nasceva la prima aspirina

ROMA  – Il 6 marzo 1899 l’azienda farmaceutica tedesca Bayer registrava il marchio Aspirina.

Si deve all’artrosi del vecchio padre ma soprattutto ai suoi disturbi gastrointestinali se il giovane chimico tedesco Felix Hoffmann inventò il farmaco. Aveva infatti preparato, per alleviare i dolori del genitore, un medicinale a base di estratto della corteccia del salice (rimedio anti-reumatico già conosciuto dagli antichi egizi, come documentato in un papiro di 3500 anni fa), ma siccome era risultato mal tollerato vi aveva bollito per tre ore, insieme all’acido salicilico, dell’anidride acetica (da cui la prima lettera del farmaco, A). Così nacque l’aspirina (da spirea, nome latino del salice), l’analgesico più venduto della storia (nel 1950 entrato nel Guinness dei primati) e primo rimedio utilizzato su vasta scala (con esso si tentò, ad esempio, di frenare l’epidemia di Spagnola). Nei primi anni l’aspirina venne commercializzata sotto forma di polvere bianca. Solo nel 1904 la Bayer le darà la forma della pasticca. Tale fu il suo successo commerciale che nel Trattato di Versailles, tra le condizioni imposte dai vincitori della prima guerra mondiale agli sconfitti imperi centrali, c’era la rinuncia della Bayer al brevetto sull’aspirina. La Bayer perse comunque il diritto ad usare il proprio marchio in molte nazioni, dopo che gli Alleati occuparono e rivendettero le sue proprietà dopo la prima guerra mondiale. Nel 1921 una sentenza della corte federale degli Stati Uniti fece di “aspirina” un nome generico non più soggetto a brevetto.

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