Dalla Cancelliera alla Cancellieri. Dal 13 al 19 maggio

ROMA – La nostra settimana inizia di domenica. E poiché domenica è sempre domenica, iniziamo con due spari, se reali o a salve sarà il futuro prossimo a rivelarlo.

La cancelliera Merkel perde le elezioni nel Nord Reno Westfalia, il più popoloso dei land tedeschi, passando al 26% (-8 punti) mentre la SPD si attesta al 39%.
Pare che sia stata punita la campagna della cancelliera tutta centrata sul rigore. (… e basta no!?) Non c’è che dire dal rigore al rigor (mortis).
Chissà se il venticello di sinistra ripartito dalla Francia che ha sorvolato la Germania non faccia capolino anche da noi. A proposito di noi, en passant, siamo passati da un governo di centro destra eletto dal popolo, a un governo di centro destra “suggerito” dalla comunità finanziaria internazionale,  non eletto da nessuno,  che ha commissariato il precedente. Al popolo italiano l’ardua sentenza, per ora libertà di mugugno. Cartello da esporre: “stiamo lavorando per voi, la democrazia partecipativa è temporaneamente sospesa e riprenderà a funzionare il più presto possibile”.

Dalla cancelliera alla Cancellieri, nel senso di Anna Maria, ministro (o ministra) dell’Interno del governo Monti che -sempre domenica- ha dichiarato “si pensa di far ricorso ai soldati per proteggere obiettivi a rischio terrorismo come Finmeccanica e Equitalia” lanciando l’allarme sul rischio di un’escalation di violenza, dopo l’agguato all’amministratore delegato di Ansaldo nucleare, Roberto Adinolfi. Poi non contenta, prima di barricarsi in casa: “La Tav è la madre di tutte le preoccupazioni”. Ora a parte gli obiettivi e premesso che la Cancellieri non è il sindaco di Bagdad, Damasco o Tripoli ma il ministro dell’Interno, bisognerebbe, ricordarle da ex prefetto quale ella è stata che, soprattutto per la TAV, una cosa sono i problemi di ordine pubblico, altri quelli riguardanti il terrorismo e che quest’ultimo (vedi wikipedia e guarda, guarda…) è una forma di lotta politica consistente in una successione di azioni clamorose, violente e premeditate come attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, ai danni di istituzioni statali, governi, esponenti politici o pubblici, gruppi politici, etnici o religiosi.
Ora, pur in un clima di fisiologica tensione, (gli italiani sono ancora sotto anestesia mediatica, ma alcuni si cominciano a svegliare leggermente incazzati) non sembra che stiamo assistendo a una successione di azioni così clamorose e premeditate da evocare l’esercito, tanto che viene il sospetto o che ci siano seri indizi che solo l’intelligence possiede e sta per accadere qualcosa di grosso o che l’esternazione rientri nella vecchia ma sempre efficace strategia di creare un continuo stato di emergenza. Tale  prassi è considerata dai policy makers infatti, un metodo sempre efficace per persuadere chi viene gestito ad accettare tranquillamente anche cambiamenti drammatici del proprio stile di vita.  Oppure più semplicemente siamo -come sempre quando in Italia ci si trova di fronte a una seria difficoltà – sull’orlo di una crisi di nervetti…

Andiamo avanti. Finalmente lunedì: la notizia è che anche i calciatori piangono.  Ebbene sì, nel paese dove piangono le madonne e i ministri del lavoro, categorie notoriamente disagiate, non potevano mancare le lacrime di Inzaghi, Gattuso, Del Piero, Zambrotta, etc. Piangono perché vanno via dalle loro squadre del cuore o più semplicemente perché smettono di giocare. Piangono perché rischiano, sempre con le dovute proporzioni di reddito, di fare una vita normale. E deve essere terrorizzante. Tralasciamo il fatto che se piangono loro cosa faranno tutti gli altri… i normali per esempio…

Alemanno ogni tanto non resiste ed esce al naturale. Ha infatti partecipato a Roma alla marcia contro l’aborto, concedendo il patrocinio del Campidoglio all’iniziativa e mettendo a “disposizione duecento autobus cittadini per sponsorizzare l’iniziativa”, alla quale hanno partecipato, guarda caso, anche personcine equilibrate che militano in Forza Nuova e Militia Christi. “‪La marcia per la vit‬a‪ è un valore in cui ovviamente mi ritrovo molto‬” ha dichiarato Alemanno. Da privato cittadino, verrebbe da ricordargli, perché lo smemorato dimenticando di togliersi la fascia da sindaco, (che rappresenta tutti, non solo quelli che la pensano come lui) ha connotato una iniziativa come non serviva e soprattutto non meritava.
In tutti i casi Eia Eia Alema’!  

Gli sceneggiatori della fiction “Romanzo Criminale” e Sky sono riusciti a far riaprire -con tanto di paletto di frassino e acqua ossigenata- la tomba di Renatino de Pedis, boss sepolto, per imperscrutabili e divini voleri, nella basilica di Sant’Apollinare, si dice per dare un seguito alla saga della Banda della Magliana. Dopo decenni di misteri si pensava che nella tomba ci fossero anche i resti di Emanuela Orlandi, Federico Caffè e di Giulio Andreotti; invece solo ossicini di pollo. Vuoi vedere che anche la Chiesa ha preso parte a qualche grande e tenebroso evento criminoso? E’ quello che saprete tra poco. Rimanete con noi. Non cambiate canale.

Rapinata una cartomante al centro di Roma. Non molto competente per la verità, non è riuscita a prevedere che il ladro le si stava avvicinando…

Odore di bruciato a Montecitorio. La notizia si commenta da sola.

Umberto Bossi è indagato per truffa ai danni dello Stato dalla Procura di Milano, per anni ha millantato l’esistenza della Padania e del Popolo Celtico ricevendone in cambio congrui rimborsi.

Legge Anti corruzione. Il PDL blocca l’aula. Dichiarazioni: “Non sia mai! Rischiamo di perdere anche gli ultimi elettori…” “Non è ostruzionismo, difendiamo le nostre ragioni” (una delle due è falsa).

Rai: si candida il Mago Zurlì, il mio vice sarà Topo Gigio (giuro è vera!corriere.it di martedì).

“La crisi economica mondiale era al centro già di rivelazioni del Terzo Segreto di Fatima, e lo stesso Europarlamento di Strasburgo dovrà fare una riflessione sul messaggio delle apparizioni mariane”. Lo ha detto l’eurodeputato leghista Mario Borghezio, che è intervenuto a Roma a una conferenza sul tema ”Fatima: nostra ultima possibilità”. (Aaarghhhhh!)

Hollande giura come presidente della Francia, prende subito un aereo e va a Berlino dalla Merkel. Durante il volo un fulmine colpisce l’aereo. Generale De Gaulle ci può dire dov’era lei a quell’ora?

Ritrovata una inedita poesia del futurista Marinetti:
“Spread Spreeead Spreaaad Btp Bund Bund Pil!”

Sensazionale e lungimirante sentenza della Cassazione: “Schettino non adatto al comando”.

Saranno pubblicati i segreti della SuperAviaria; ambasciator non porta piuma…

Della serie “la fantasia è la potere”: è in arrivo la tassa comunale su cani e gatti. La proposta, già in commissione Affari Sociali della Camera, prevede che i Comuni possano istituire una tariffa per i proprietari di cani e gatti e finanziare così iniziative contro il randagismo.
In Dog we trust!

Frasi della settimana: il Papa: Italia reagisci a scoramento! Napolitano: la legge elettorale si faccia presto! E inoltre: per la Lega conta il territorio. Si esce dalla crisi cambiando stile di vita. Poi vediamo: la spesa vola, lo spread schizza, le borse vanno a picco ma tentano il rimbalzo.

Fondamentali: Belen e Stefano vanno a spasso mano nella mano per le vie di Roma. La Minetti fa shopping con ai piedi delle scarpe borchiate.

Sarà materia di esame alle scuole Medie la storia del sequestratore dell’Agenzia delle entrate di Romano Di Lombardia (Bergamo) con il seguente quesito: essendo l’imprenditore convinto di avere 44.000 euro di debito con lo Stato, tanto che lo raccontava in giro ossessivamente a tutti, mentre erano in realtà 2400, come definireste lui e la situazione?
a) aveva capito male parlando con un funzionario dell’Agenzia.
b) ha la coda di paglia.
c) non sa ne’ leggere ne’ far di conto.
d) parla solo bergamasco e non capisce l’italiano.
e) è semplicemente un coglione.

La Grecia, dopo le elezioni, non riesce proprio a formare il governo. La Germania dichiara: si continuerà a votare a oltranza fino a che il risultato non sarà di nostro gradimento (Uber Ellas).

Chiude la settimana purtroppo una bomba vera che ci riporta immediatamente indietro nel tempo.
Due ordigni sono esplosi alle 7.45 di oggi (sabato) davanti all’Istituto professionale ‘Morvillo-Falcone’ di Brindisi. Sei studenti gravemente feriti, una ragazza di 16 anni è morta. Nell’enormità di un gesto così vigliacco e ignobile si fa notare come ricorra in questi giorni il ventennale dell’attentato di Capaci al giudice Falcone e come oggi sia previsto nel brindisino il passaggio della Carovana antimafia. Quasi una firma a ricordare a qualche distratto che il cancro italiano è vivo e vegeto. E pensare che domenica dovevamo schierare l’esercito contro i terroristi a difendere Finmeccanica ed Equitalia.
Dall’Operetta alla Tragedia…

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