Qui comandante Mario Monty Python, contagio in corso…

(settimana dal 16 al 22 luglio)

Settimana da urlo, anzi da urla. La Spagna sull’orlo del fallimento e della crisi di nervi (Almodovar prepara il remake dell’omonimo film) salvata dall’intervento della Bce (non dallo Spirito Santo come si converrebbe a un vero paese cattolico).

Lo ha affermato il ministro del Bilancio, Cristobal Montoro, parlando davanti al Parlamento di Madrid. “Salvi per ora solo perché la Banca centrale europea ha acquistato i titoli di Stato” (carta che compra carta, che genera debiti, che non potranno mai essere rimborsati, mettendo a rischio la stabilità etc. etc. … Il gatto non si morde neanche più la coda perché l’ha divorata da un pezzo…) Poi sempre il ministro con disarmante sincerità “la Spagna non ha un soldo in cassa per pagare i servizi pubblici, anzi: non abbiamo proprio più un soldo” e gli spagnoli se ne hanno a male. Barricate per le strade, cassonetti bruciati, pallottole di gomma sparate dalla polizia. A Madrid sette gli arresti, 26 i feriti. Centomila persone sono scese in piazza in 80 città contro il piano dei tagli.

Dopo la Grecia, la Spagna. Inizia il conto alla rovescia?

A proposito, il Fondo Monetario Internazionale sarebbe pronto a bloccare gli aiuti alla Grecia. La notizia è apparsa in un articolo dell’ultimo numero del settimanale tedesco Der Spiegel. Il periodico citando fonti autorevoli dell’Fmi riferisce infatti che il Fondo Monetario non sarebbe intenzionato a fornire la sua quota di aiuti ad Atene perché sarebbe chiaro che la Grecia non riuscirà a tenere fede al piano di riforme concordato con la Troika “per ridurre il deficit del Paese entro i termini stabiliti al 120% del Pil entro il 2020” (ma con questi parametri la sorpresa sarebbe che riuscissero a pagare).

In questo contesto, spiega lo Spiegel, è altrettanto improbabile che Atene riesca a restituire alla Bce i 3,8 miliardi in scadenza il 20 agosto. Senza dimenticare le titubanze di alcuni Paesi europei come Olanda e Finlandia, che per la loro partecipazioni agli aiuti, chiedono rigore ad Atene. Si va verso il default? Forse sì, ma secondo quanto scrive il periodico tedesco i Paesi dell’Eurozona giudicano la cosa “gestibile”.  Non lo sarebbe invece per altri Paesi, ecco perché prima di far partire nuovi strumenti a difesa dell’euro con l’European stability mechanism, si vogliono imporre regole chiare ai singoli Paesi. Nel frattempo la Germania schiera le proprie truppe davanti ai bancomat…

Il contagio. La frase più significativa l’ha pronunciata il comandante Mario Monty Python in collegamento dalla sua astronave impegnato nella missione impossibile di salvare il pianeta Italia dagli attacchi della speculazione internazionale e da quelli interni.

Monty: “Contagio da altri paesi in corso. Dobbiamo farcela con le nostre forze. Scudo anti spread fuori uso. Passo.”

Altro fattore problematico è il quadro politico italiano in vista delle elezioni, poiché si avvicina “il termine di un’esperienza nota mentre il futuro è ignoto”. (oooommmm) Per rendere meno incerto il dopodomani, il comandante dà due consigli ai partiti: trovare un accordo sulle riforme politico istituzionali e optare per una campagna elettorale all’interno di una logica di appartenenza all’Unione europea e alla zona euro, ricordando quelle vignette dell’esploratore accerchiato dai coccodrilli o dentro al pentolone dei cannibali.

Dopo i Tagli di Fontana all’asta i Tagli di Monti.

Tra le decisioni prese dal Consiglio dei ministri, c’è il riordino delle province: il taglio, a lungo rimandato, sarà dunque effettivo. ”In base ai criteri approvati, i nuovi enti dovranno avere almeno 50mila abitanti abbienti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 25 chilometri quadrati.” Parametri Lichtenstein.

A proposito nell’ambito della trattativa Stato-Mafia le provincie soppresse dallo stato italiano verranno trasferite alla mafia che provvederà a rendere la manovra più efficace sciogliendole nell’acido.

Marcia indietro invece sull’accorpamento delle festività. A spiegarlo è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà: “Non c’è nessuna prova che sia una proficuità nell’accorpare le festività per cui quest’anno il calendario non si tocca.

Scherza con i conti ma lascia stare i santi.

Macelleria Siria offerta speciale, saldi di fine estate, 302 morti in un solo giorno. 98 soldati, 139 civili e 65 ribelli. E’ il bilancio più grave in una sola giornata dall’inizio della rivolta contro il regime di Bashar al Assad. Cifre da guerra civile, mentre si fa sempre più serrato l’attacco dell’opposizione al cuore del governo. Ma Assad non molla «taglieremo le mani ai ribelli» ma non accenna alle mani bucate della moglie in preda a delirio da shopping. In un comunicato letto alla televisione di Stato, le forze armate siriane hanno detto che rimangono «più determinate che mai ad affrontare tutte le forme di terrorismo e a tagliare le mani di chi mette in pericolo la Siria». Il mondo sta a guardare dividendosi come sempre tra quelli “non mollare mai” e “tanto sei alla frutta” “questa la diceva pure Gheddafi” “vediamo come va a finire poi prendiamo una decisione a noi opportuna e favorevole” a riprova che le ragioni della geopolitica ignorano i massacri anzi se ne servono per portare avanti le proprie ragioni, sconosciute ai più.

Strage alla prima di mezzanotte dell’ultimo episodio della saga di Batman in un cinema ad Aurora alla periferia di Denver, in Colorado. A causa di una pellicola difettosa, un attore vestito da Bane, il “Flagello”, esce dal film e continua la sua parte sparando all’impazzata, peccato che il pubblico era vero, 12 vittime (10 sul posto e 2 dopo il ricovero al pronto soccorso), tra le quali diversi bambini, e 58 feriti, alcuni dei quali gravi. L’uomo è stato scoperto armato all’esterno del centro commerciale, mentre aveva altre armi nella sua automobile. Interrogato, ha detto agli agenti di essere in possesso di esplosivi all’interno del proprio appartamento, che è stato subito perquisito, e di aver piazzato degli ordigni.

Note inquietanti: ha regolarmente comprato il biglietto e ha usato armi comprate legalmente, le munizioni le aveva acquistate sul web. (uao!)

Seguono commenti a vario titolo sul pazzo che sente le voci, si arma di tutto punto e spara a casaccio; non è la prima volta e non sarà l’ultima.

A tale scopo colpiscono alcune cifre riportate da Vittorio Zucconi nel suo articolo su la Repubblica: 400 milioni di armi nelle mani di privati cittadini, 31.347 persone uccise l’anno da armi da fuoco, “solo” 11.493 uccisi vittime di assassini deliberati, “appena” 221 per legittima difesa o per protezione della proprietà e non della persona (fonti National Rifle Association). (gulp!)

Come dire che a  furia di pompare ultra violenza, vedere terroristi in ogni dove, esportare la democrazia, allestire eserciti di cittadini armati di tutto punto e pronti a combatter contro se stessi, può far scattare in più di una mente labile il corto circuito e la tragedia.

Coincidenze: Aurora si trova a meno di 20 miglia dalla Columbine High School, il liceo che il 20 aprile del 1999 fu teatro di un altro massacro nel quale morirono 13 persone prima che i due assassini, gli studenti Eric Harris e Dylan Klebold, si suicidassero all’arrivo della polizia.

Per finire andiamo a vedere cosa c’era (c’è) scritto sulle locandine del film: “A Fire Will rise” in italiano tradotto con “Il fuoco divamperà”, e “Benvenuti in un mondo senza regole”.  Complimenti. Una nomination agli sceneggiatori di Hollywood per i migliori -non voluti-  effettacci speciali.

Peccato che non ci fosse nessun supereroe a fermare il cattivo.

A proposito sempre per non dimenticare:

Il 22 luglio 2011 Anders Behring Breivik, 32 anni, piazzò una tonnellata di esplosivo davanti al palazzo del governo a Oslo e uccise otto passanti. Poi si diresse verso l’isola di Utoya dove si teneva un raduno di centinaia di giovani laburisti. L’uomo, un fanatico neonazista, armato di mitra sparò all’impazzata uccidendo così sessantanove ragazzi, centinaia quelli rimasti feriti. Il processo a Breivik è iniziato il 16 aprile scorso, tra le altre cose deve accertare la sanità mentale dello spietato assassino che in aula alzò il pugno al cielo, esclamando “L’ho fatto per voi, sono sano e non sono pentito”. La sentenza è prevista per il 24 agosto prossimo. La pubblica accusa ha chiesto che lo stragista venga ricoverato in una struttura psichiatrica, richiesta che ha scatenato molte polemiche in Norvegia. (in fondo in fondo anche i nordici nel loro piccolo s’incazzano).

Anniversario della strage di Via d’Amelio. Parlano i boss: “Non è vero che Borsellino fu lasciato solo, noi gli siamo stati sempre vicini, a qualche decina di metri e con il timer in mano…”.

Fiction italiche dalle trame originali. Riassunto delle puntate precedenti: per cercare di incastrare Silvio i magistrati le stanno tentando tutte, questa volta lo devono prima far passare per vittima di una estorsione mafiosa che, se provata, lo porterebbe un minuto dopo a essere accusato di connivenza con la mafia stessa. Peccato che il personaggio che lo ricatta sia in questione un suo amico del cuore, il senatore Dell’Utri da Palermo, che è come se Totò denunciasse Peppino de Filippo. Comunque, sono tanti i soldi, più di quaranta milioni, quelli che Silvio Berlusconi ha versato a Marcello Dell’Utri negli ultimi dieci anni. Chi trova un amico trova un tesoro. Il prezzo del ricatto, secondo l’accusa, esercitato sull’ex presidente del Consiglio da uno dei più stretti collaboratori colluso con la mafia. Il quale, per tacere particolari scomodi o per altre ragioni legate alle sue «relazioni pericolose» con i boss, ha costretto Berlusconi a pagarlo profumatamente. Anche di recente. Almeno fino alla vigilia della sentenza della Cassazione, dopo la quale sarebbe potuto finire in galera. A meno di darsi a una clamorosa latitanza. Invece evitò la cella perché la Corte annullò la condanna, pur confermando i rapporti dell’imputato con Cosa Nostra negli anni Settanta e Ottanta. Ma il ricatto, nell’ipotesi della Procura di Palermo, non s’è mai fermato. Un bell’ambientino in quel di Arcore non c’è che dire.

A proposito di dell’Utri proponiamo un banale esercizio di logica per la soluzione finale del problema.

Dell’Utri disse che la mafia non esiste, quindi dell’Utri non esiste e se lui non esiste, gli assegni di Berlusconi a dell’Utri intestati a “MM” non sono intestati a “Mio Marcello” che non esiste, ma a “Me Medesimo”, quindi Berlusconi si è banalmente girato qualche decina di assegni per godere della paghetta settimanale.

L’ex ministro Romano assolto da concorso esterno ad associazione mafiosa… d’ora in poi parteciperà solo a concorsi ufficiali messi regolarmente a bando e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.

Dichiarazione del satrapo Casini: sì a Bersani, mai con Idv e Sel, schierandosi con le politiche europeiste del partito democratico, ma ha detto no ad “ammucchiate a sinistra” preferisco quelle tradizionali, mentre aborre quelle tra omosessuali più comunemente definite “incivili”.

Tormentino estivo umiliante per la quasi estinta etica pubblica: le dimissioni della Minetti, sollecitate in maniera imbarazzata addirittura dal pupazzo Alfano.

A una domanda sulle dichiarazioni di Daniela Santanchè, la consigliera regionale, imputata al processo Ruby bis e di cui diversi esponenti del Pdl chiedono le dimissioni, ha commentato: «Non rispondo a nessuna provocazione né domanda». E poi, ha comunque detto ai cronisti di offrire «volentieri il caffè a tutti quanti».

Formigoni afferma «A quanto risulta le dimissioni non sono state date e non so se e quando le darà» Vero. Perché dovrebbe, finora ha già dato (per informazione su cosa, a chi e quando telefonare a “numerierotici.it – 899 250 504”).

Nuove tendenze. Morde la fidanzata fino a staccarle il labbro l’ipotesi: è la “droga del cannibale”.

Potrebbe essere arrivata a Genova, dove si è verificato l’episodio: è una sostanza sintetica diffusa negli Usa che moltiplica l’aggressività, (come se non bastasse quella che già esistente) capace di far perdere il controllo fino ad attaccare e addirittura mangiare la carne degli esseri umani. (!)

A questo punto avanzo una proposta sperimentale: che venga commercializzata, insieme al cornetto e al cappuccino, all’interno degli autogrill durante il prossimo esodo estivo per le vacanze e vedere tutti insieme l’effetto che fa…

Questa ci mancava. La banda che rubava i bimbi dei genitori divorziati. (sembra il titolo di un racconto giallo ma è la verità) La banda era nascosta –naturalmente- dietro un’associazione in difesa dei minori, la Ceed (Conseil européen des enfants du divorce) che da anni si batte contro «i rapimenti di bambini» da parte di genitori separati. (sagace)

Meteo: È in arrivo Circe, un nucleo di aria fresca dalla Scandinavia, che porterà piogge, temporali e forti venti sul centro nord. Svelato il segreto di chi dava tutti questi nomi idioti a dei normali fenomeni meteorologici di stagione: è un precario laureato in lettere nascosto dentro una valigia che sbarca il lunario dando ripetizioni d’estate: “volevo solo farvi ripassare la mitologia greca…” ha detto mentre già aveva pronto Polifemo, Cerbero e Poseidone per metterci drammaticamente in guardia dalle prossime piogge autunnali.

Pietoso caso di demenza senile. Un anziano leader le tenta tutte per tenere viva l’attenzione su di sé. La scorsa settimana voleva cambiare nome al suo vecchio partito e tornare a Forza Italia, ora non più. Quando il giochetto viene scoperto esclama: “Parole equivocate”.

Un giorno commissiona dei sondaggi e dice che si candida di nuovo alle prossime elezioni. In seguito legge i sondaggi dal verso giusto ed esclama: “Parole equivocate”. Poi di nuovo “Io candidato premier alle prossime elezioni? No, sì, forse” e scoppia a ridere. Da settimane tiene in ansia il centrodestra. Addirittura Libero titola: “Scherzi da Silvio, non si candida più”. Passa qualche ora e il Cavaliere in persona afferma: “Il titolo e il contenuto di un articolo sul presidente Berlusconi apparsi stamani su Libero non corrispondono al vero”. Poi tira fuori una lingua di Menelik e scoppia di nuovo a ridere. Il giorno dopo si produce in una nuova gaffe sulla Merkel. “Ma non è una fabbrica di detersivi?”.

Nel frattempo vende Ibrahimovic e Thiago Silva (erano incedibili) e tenta di mettere nel pacchetto anche Alfano, Giovanardi e Giuliano Ferrara. In seguito propone agli arabi un affare; prendevi tutto e non se ne parli più.

Il prossimo anno la squadra si chiamerà Milán Saint Germain e il partito “Pardon Italie”.

Per finire qualche numero per tirarci su il morale: tassazione al 55% (finalmente primi al mondo!) con le retribuzioni più basse in Europa (siamo dietro alla Grecia e alla Spagna). Non bisogna essere economisti per capire che qualcosa non va…

Indagine Istat. In Italia oltre otto milioni di poveri, L’11,1% delle famiglie poco al di sopra della soglia di indigenza. La soglia di povertà relativa è pari a 1.011,03 euro (per una famiglia di due componenti). Il 69% risiede nelle regioni meridionali

Come dire una volta eravamo alla frutta, adesso è arrivato il conto…

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