Politica prestigiosa, bi-livello, offresi. Settimana dal 24 al 30 settembre

ROMA – La settimana passata ci ha lasciato una netta sensazione di una realtà (in questo caso politica) a due livelli.

Uno “alto” e uno “basso”. Galleria e platea.
Il primo (quello vero o perlomeno verosimile) riguarda il prossimo scenario politico italiano (quello effettivo). Gli attori principali non compaiono quasi mai, la comunicazione è asettica e si occupa, come epifenomeno, dei prossimi passi dell’attuale premier.
Il secondo (livello) invece si concentra tutto su resoconti interni di corruzioni, spartizioni, beghe, abnorme politica locale (regionale), criminalità e malaffare generalizzato.
Caotico e repentino movimento di blatte, verrebbe da dire, a più riprese commentato e amplificato per la gioia del popolaccio, che ha finalmente qualcuno peggio di se’ da biasimare.
L’eterno Condominio Italia insomma.
Naturalmente sul secondo si accendono i dibattiti e i riflettori, mentre sul primo le riflessioni si fanno rare-fatte e contribuiscono all’idea che i giochi “importanti” si giochino altrove e soprattutto che siano già decisi.
D’altra parte voi rischiereste di affidare il paese a Bersani o Renzi?

Andiamo per temi e per voci.
Monti: “Non mi candido per il bis ma sono pronto a dare un mano”, Monti: ”Se serve, sono pronto”.
Monti: ”Voglio rimanere estraneo agli schieramenti”.
Poi a mo’ di benedizione: Obama e Wall Street tifano Monti. (quindi il messaggio è chiaro).
Una volta era Dio che lo voleva, ora sono i Mercati e la Finanza che lo vogliono. È il XXI secolo baby!

Infatti Mario Monti, da New York dove partecipa all’Assemblea generale dell’Onu, si dà una possibilità. Ma andiamo a vedere il contenuto della sua dichiarazione che in gergo tecnico si chiama “mettere le mani avanti”: “Dopo le elezioni – dice intervenendo al Council of Foreign Relations – è giusto (vorrei vedere) che i partiti politici possano presentare un presidente del Consiglio che sia uno di loro e che non sarò io. Certo che se ci fosse una circostanza particolare, se dovesse essere richiesto, considererei l’ipotesi di dare una mano”. Dopotutto, ricorda, “sono stato (a tale scopo) nominato senatore a vita e non ho bisogno di presentarmi alle elezioni”.
“Intendo restare fuori dagli schieramenti politici (al limite ne faccio uno io) Io non ho un piano, solo spirito di servizio. (rispetto a chi ha predisposto il piano, verrebbe da aggiungere)  Se le forze politiche, in particolari situazioni, dovessero ritenere di chiedermi di servire il Paese, valuterò la situazione. Come dire “Io non volevo ma se proprio insistete…”. Colpisce che tutti siano più o meno d’accordo con il Monti – bis. Solo
Bersani sente aria di fregatura: “Se mi si viene a dire che l’italia è un paese non abbastanza maturo perchè la politica possa caricarsi delle sue responsabilità, io non ci sto. In tutto il mondo si fanno le elezioni per decidere quale forza politica si prende la responsabilità di governare”. Quindi per la legge dei grandi numeri se Bersani ha fiutato la preda ci sarà il Monti 2, con gaudium magnum dei commissari straordinari del bistratto ex Bel Paese.

Scendiamo in platea, al secondo livello. Renata Polverini (la Polverina o la Polveriera) si è dimessa (anche se non proprio tempestivamente e avendo avuto il tempo di avvelenare qualche pozzo, ha promosso in zona Cesarini una discussa manciata di fedelissimi dirigenti).

Dello scandalo si è parlato fin nei minimi dettagli e stupisce che quando salta il tombino si analizzi anche l’ultimo scontrino del bar, mentre dieci minuti prima nessuno sapesse nulla di quanto accadeva. Ne è la prova la tragicomica strategia di comunicazione “modello Enrico Toti o del lancio della stampella” della (ex) governatrice del Lazio che difende la sua giunta e scarica tutto sul consiglio, dove siedono
“personaggi da operetta che non era accettabile mantenere in un luogo prestigioso come il consiglio regionale” e che “hanno fatto cose raccapriccianti”.
“Li mando a casa io”.  Questi signori li mando a casa io senza aspettare ulteriori sceneggiate, con questi malfattori io non ho nulla a che fare” (ci mancherebbe! ma guarda un po’!)  “Arriviamo qui puliti – dice ancora – mai avrei immaginato che con quelle ingenti risorse tutti, nessuno escluso, facessero spese sconsiderate ed esose” Povera Renata che non immaginava con che gente governava che non ha fatto neanche in tempo  acadere dal pero perché segato e venduto da tempo.
Dubbio lecito: la regione Lazio è stata finora governata da una schizofrenica o da un’ingenua? Purtroppo per noi né l’una né l’altra…

Sempre sul filone “scoperta dell’acqua calda” segnaliamo il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che ha definito “Rituale e patetico”: l’incontro previsto in serata tra il governo e i sindacati per discutere del futuro della Fiat. “così rituale da essere patetico: come possiamo discutere di ammortizzatori sociali – ha detto – se quelli della Fiat ci mostrano quelli idraulici che montano sulla Punto? Ho il sospetto che ci stiano prendendo in giro”.

Dopo Angeletti anche “Napo” Napolitano ci regala una lucida e lungimirante analisi politica (che non avremmo mai osato pensare): “Troppi, vergognosi fenomeni di corruzione. Bisogna risanare la politica”. e spende durissime parole alla vicenda della Giunta Polverini, spazzata via dal governo della Regione Lazio in seguito allo scandalo sulla gestione dei fondi pubblici nella disponibilità del gruppo consiliare del Pdl. Solo l’ultimo esempio di “malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili, vergognosi, che si moltiplicano nel disprezzo per la legalità”. “Non è questo un contesto accettabile per persone sensibili al bene comune, per cittadini onesti, né per chi voglia avviare un’impresa” “Chi si preoccupa giustamente dell’antipolitica deve saper risanare in profondità la politica”. (Azz… davvero non ci avevamo mai pensato…)

Però meno male che Silvio c’è! Infatti Silvio non accetta che alla gogna sia messo solo il suo Pdl. “Nessuno può chiamarsi fuori. Tutti i gruppi nel Consiglio regionale del Lazio erano corresponsabili: maggioranza e opposizione”. (vi ricordate Craxi quando teorizzò il così fan tutti?)

Poi l’ex leader del Partito Attualmente in Libertà Vigilata, prosegue con una perla da citare, senza sghignazzare: “L’autonomia della politica è una cosa seria non si difende consentendo comportamenti indecenti. Su questo garantisco, a nome mio personale e della squadra che entrò in politica nel 1994 per cambiare l’Italia, un impegno di risanamento senza incertezze. Occorre un forte rinnovamento per tornare alla politica come servizio e non come fonte di guadagno per i singoli”.

Contributi ai gruppi, Camera approva modifiche al regolamento. La Camera ha approvato la proposta di modifica del regolamento sui contributi ai gruppi parlamentari con 479 sì, un voto contrario e 9 astenuti.
La norma prevede un maggiore controllo e maggiore trasparenza sui bilanci dei gruppi parlamentari. A ciascun gruppo “è assicurato annualmente” un “contributo finanziario a carico del bilancio della Camera, unico e onnicomprensivo, a copertura di tutte le spese”, incluse quelle per il personale. Il contributo è determinato “avendo riguardo alla consistenza di ciascun gruppo”. Dovranno poi spiegare cosa intendono per “spese” “trasparenza” “contributo” e soprattutto quante persone servono per definirsi gruppo e non banda…

Frase della settimana: Schifani: “Politici siano case di vetro”. “I soggetti titolari di pubbliche funzioni elettive si considerino delle case di vetro. (vetro a specchio dove da fuori non si vede nulla all’interno?)

Voci dal mondo reale: lavoro, senza rinnovo contratti, crollo retribuzioni a inizio 2013.
Lo rileva l’Istat secondo cui la crescita tendenziale sarebbe in forte calo a gennaio: +0,9%. Ad agosto l’incremento è stato dello 0,1% su luglio e dell’1,6% su base annua. Il ritmo di crescita dei prezzi è doppio.
(E vai con il doppio salto mortale carpiato! Una volta non si arrivava a fine mese, adesso non si arriva a…)
            
Delirio neoliberista: il noto battutista Silvio Berlusconi, alla presentazione del libro di Brunetta (un mini-tascabile?) si lascia andare a una serie di considerazioni di carattere economico: “Euro, grande imbroglio
se inflazione aumenta, economia favorita” “I soldi fanno la felicità” “Meglio l’uovo insieme alla gallina oggi”.
Poi attacco alla Germania: “Avrebbe dovuto essere paese solidale, e non lo è stato”. “se uscisse dalla moneta unica, non sarebbe una tragedia”. E alla spagna “Non ci hanno fatto vincere l’Europeo” Poi sbaglia il cambio tra lira ed euro. Il governo? “Troppe tasse che hanno colpito le famiglie, generando ansia. E questo ci impoverirà sempre di più”.  Chiude poi la giornata con un riferimento alla sparizione delle mezze stagioni e sul fatto che a una certa età iniziano gli acciacchi…

Quesito. Succede in italia; legge anticorruzione: è possibile che una legge tale venga votata da diversi corrotti, corruttori, indagati e condannati presenti in Parlamento? E in tal caso quale sarà l’esito? Oppure come sarà la legge? Nel frattempo comunicato della criminalità organizzata “non è giusto fate votare anche noi”.

Bagnasco: “Scandali inaccettabili. No a politici chiacchierati nelle liste”. (peccato che siano quasi tutti cattolici…) Il cardinale in apertura dei lavori del Consiglio permanente della Cei si scaglia contro gli scandali che investono le Regioni, appellandosi alle istituzioni e alla politica perché “prevalga il bene generale su qualsiasi interesse”. Qualcuno chiede qual è il tasso d’interesse praticato e se conviene.

Poi elenca altri gravissimi problemi che mettono in pericolo la società civile e il destino dell’uomo: le unioni civili – “che vogliono assicurare gli stessi diritti della famiglia fondata sul matrimonio senza l’aggravio dei suoi doveri” – e il biotestamento, con il testo di legge in discussione al Senato che dev’essere approvato entro fine legislatura. Ma il numero uno dei vescovi esprime anche il suo forte appoggio al premier: “Continui la sua opera”, è il messaggio. Un’apertura, di fatto, al Monti-bis. (vedi sopra capitolo benedizioni varie…)

Notizia della settimana: i giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno confermato la condanna a 14 mesi per Alessandro Sallusti, attuale direttore de Il Giornale, per diffamazione a mezzo stampa nei confronti del magistrato Giuseppe Cocilovo. La Corte, presieduta da Aldo Grassi, dopo una camera di consiglio di circa due ore e mezzo, ha respinto completamente il ricorso presentato dalla difesa di Sallusti. Negate anche le attenuanti generiche richieste dal Pg Gioacchino Izzo che avrebbero potuto portare a una riduzione della pena. “La notizia pubblicata” da Libero per la quale l’allora direttore del quotidiano Alessandro Sallusti è stato condannato “era falsa”, sottolinea la Corte di Cassazione in una nota.

Colpiscono le reazioni –unanimi- che elevano Sallusti a vittima di un sistema infame (?) che punisce un “reato di opinione” in realtà Sallusti viene condannato per avere pubblicato sul giornale da lui diretto un articolo che diffamava un magistrato – scritto (si saprà dopo) dal celebre giornalista e onorevole Renato Farina che prendendo la parola alla Camera ha ammesso di esserne lui l’autore.
“…Ecco, la farsa è servita. –nota Gramellini- Un ex giornalista-deputato che dichiara di avere scritto volutamente non un’opinione, ma una balla per aizzare la rabbia dei lettori antiabortisti e l’odio verso le procure. E che prima di avvertire «l’obbligo di coscienza» (ohibò) e «la responsabilità morale e giuridica» (doppio ohibò) dei propri atti ha aspettato che il suo direttore fosse condannato in via definitiva. Mentana lo ha definito un infame. Io non saprei. Di fronte ai vili provo imbarazzo, vergogna, spavento. Più che di fronte ai cattivi. Da oggi Farina mi fa più paura di Sallusti. Non credo che riuscirò mai a perdonarmelo…”.

Arrestato il direttore delle poste del Senato, accuse di traffico di cocaina e peculato. 
Panico tra i senatori “e adesso chi ci rifornisce!”
            
Aereo cade a Kathmandu, diciannove morti. Perdono il volo: salvi gli italiani. Il gruppo non si è imbarcato all’ultimo momento. (a volte essere disorganizzati e casinari paga…)

Cina, condannato l’archistar del Nido d’uccello per evasione fiscale. L’architetto, autore dello stadio Olimpico di Pechino 2008, replica che ricorda tanto un ex chansonnier italiano: “Sentenza arbitraria, giudici comunisti”. Con l’unico dettaglio che in Cina i comunisti ci sono per davvero…

Chiudiamo con la segnalazione di una delle tante vergogne di questo paese; il sistema carcerario. Stavolta interviene addirittura Napolitano. “Carceri indegne. Parlamento valuti misure di clemenza”.
Durissimo intervento del Quirinale sullo stato del sistema carcerario che “ferisce la credibilità del Paese”. E preme sul Parlamento perché si decidano misure di clemenza “e si rimuovano i rilevanti ostacoli della Costituzione a concederle” “Una realtà che non fa onore al nostro Paese, ma anzi ne ferisce la credibilità internazionale e il rapporto con le istituzioni europee”. Il capo dello Stato ha rinnovato l’auspicio affinché “proposte volte a incidere anche e soprattutto sulle cause strutturali della degenerazione dello stato delle carceri in Italia trovino sollecita approvazione in parlamento”.
Pare che il Parlamento abbia recepito immediatamente l’appello del Presidente e si sia subito espresso:  “Ah che bell’ ‘o caffè, pure in carcere ‘o sanno fâ, co’ â ricetta ch’a Ciccirinella, compagno di cella, ci ha dato mammà”.

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