La Striscia di Garza. Settimana dal 12 al 18 novembre

ROMA – Settimana agitata, in tutti i sensi.
Torna a grande richiesta il conflitto tra Israeliani e Palestinesi. Una sorta di sanguinoso revival che ciclicamente s’infrange sulle nostre distratte e bulimiche coscienze di rampicanti occidentali, alle prese con trascurabili problemi di maintenance del raggiunto e “supposto” benessere.

Del conflitto ci colpisce il suo doppio livello d’interpretazione. Quella teoretica, apparentemente cinica, dettata dalla geopolitica e quella per così dire umanitaria, dettata dalle evidenze. La prima ce la spiega bene Lucio Caracciolo su “La Repubblica” di domenica scorsa, raccontandoci che, dopo decenni, per la sua raggiunta natura, il conflitto appartiene alla categoria dei problema senza soluzione, quindi per deduzione dei “non-problemi”, con qualche distinguo.
Il copione apparentemente è lo stesso dell’operazione “Piombo fuso” del 2006. Da Gaza partono a intervalli regolari salve di razzi che sconfinano in territorio israeliano, i quali per non sbagliarsi, reagiscono con raid aerei in puro stile telefonico vale a dire con scatto (di nervi) alla risposta. Epifenomeni nascosti, ma significativi, per comprendere lo scenario geopolitico sono:  le elezioni interne in Israele a fine gennaio 2013, la risposta da dare  -subito dopo le elezioni americane- ad aree in perenne ebollizione quali la Siria, il Libano, la Giordania, l’Egitto alle prese con la disintegrazione delle passate leadership e l’affermarsi di nuovi/vecchi integralismi (dalle padelle alle braci?) Non ultimo il messaggio trasversale da consegnare all’Iran che da tempo ha preso a provocare Gerusalemme.
La geopolitica ci dice quindi che è in corso un movimento tellurico (attraverso uno sproporzionato attacco preventivo) per far sì che gli equilibri dell’area siano più “equilibrati”, anche se la miscela innescata dal derby infinito tra i due monoteismi mediorientali pare sempre più esplosiva. Questo lo scenario che ci consegna l’asettica analisi geopolitica che comunque non riesce a spingersi a una previsione, poiché oggettivamente impossibile, di medio periodo. Sullo sfondo gli eterni movimenti e conflitti, dentro o fuori le regole internazionali, per l’egemonia.
L’altro lato ci parla invece di un massacro senza fine e senza logica (che non sia quella dell’astratta geopolitica di poc’anzi) che uccide in maniera indiscriminata, soprattutto donne e bambini, in nome  di una giustizia preventiva che gronda la stessa intolleranza che dice di combattere, alimentando in maniera geometrica la spirale dell’odio che, dopo ogni bombardamento, cala nel dna e si trasmette di generazione in generazione, all’infinito.
Colpisce la sproporzione tra l’offesa e la risposta (85 missili esplosi a Gaza nell’arco di 45 minuti) e la relativa, inevitabile e macabra contabilità del conflitto. Centinaia di morti e feriti da un lato, qualche ferito (grave) dall’altro e via dicendo.
A tal proposito un cartello ricorda un inedito score della “partita” (il primo risultato riguarda i palestinesi il secondo gli israeliani):
bambini uccisi 1444 – 124
feriti 39019 – 8864
prigionieri 7383 – 1
insediamenti illegali  0- 223
risoluzioni onu violate o ignorate 0- 65

regole del gioco team palestinese
non può giocare dopo il tramonto
accesso limitato a cibo e acqua
non può entrare nei territori rivali
non può ricevere aiuti da fuori

regole del gioco team israele
nessuna restrizione.

Qui in Terra Santa, osserva Clifford Geertz, la sconfitta non è mai totale e la vittoria è sempre incompleta. La Striscia di Garza, aggiungiamo noi, diviene sempre più grande e ormai copre quasi totalmente il poco buon senso ferito dell’umanità, rimasto. Amen.

Dalla Terrasanta alla Terraferma, anzi fermissima. Altri flash.
Primarie del centrosinistra, un quieto dibattito.
Dopo mesi di schermaglie, è giunta finalmente l’ora della verità per il centrosinistra.  
Con una presentazione stile XFactor, (vedi speaker fuori campo e minibio dei protagonisti), si è celebrato finalmente il funerale della Sinistra, o meglio dell’idea di Sinistra che ci accompagnava fin dall’adolescenza e il suo esordio nello star system.

I 5 sono stati fatti sedere su una sorta di podio, e invitati a formulare le loro proposte.
Ognuno si è espresso educatamente su varia umanità e il risultato finale è stato quello di un gruppo di opinionisti progressisti in una sala d’aspetto. Ma il clou si è raggiunto alla fine: il conduttore ha chiesto chi vi sia nel pantheon di ciascuno. Bersani e Vendola, i due ex Pci, ricorrono a due uomini di chiesa (Giovanni XXIII e il Cardinal Martini rispettivamente), Tabacci ricorre alle sue radici (“De Gasperi e Marcora), Puppato rimane sul genere (“Nilde Iotti e Tina Anselmi”) Renzi fa l”internazionalista ( «Nelson Mandela e la blogger tunisina Amina»).
In seguito spazio al terrore. Si materializzano gli spettri di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer e rincorrono ululando i 5 pretendenti al titolo…

Il capo della Cia David Petraeus. E il comandante delle forze Isaf in Afghanistan, John Allen, sfuggiti agli attacchi dei talebani, degli integralisti, dei comunisti e ai più sofisticati e tecnologici ritrovati bellici sono stati  abbattuti dalla più antica delle armi non convenzionali: la fica.
L’Fbi ha infatti scoperto 30mila comunicazioni, (!) in gran parte mail inviate tra il 2010 e il 2012, tra Allen e Jill Kelly, la donna che ha dato il via all’indagine, denunciando le mail minatorie dell’amante di Petraeus, Paula Broadwell.
David Petraeus, dimessosi dalla guida della Cia per una relazione extraconiugale, «è assai dispiaciuto, per molti motivi» per l’accaduto e pare che la moglie Holly – con cui è sposato da 37 anni – sia  delusa e furiosa, tanto che la Petraeus gira con la scorta fin sotto la doccia.

Pensare che la sicurezza mondiale sia stata e sia in mano a degli ingenui erotomani è cosa (se fosse comunque vera) che preoccupa e spaventa. Chissà quante incursioni e bombardamenti chirurgici ci saremmo risparmiati se quel coitus non fosse stato interruptus…

Sfida politici-giornalisti. Primo round: legge sulla diffamazione.
Sì al carcere per i giornalisti. Anche se pubblicano solo la foto del politico con la didascalia “sapete quanto prende di stipendio quest’uomo?”.
Approvato infatti con vil voto segreto l’emendamento proposto dalla Lega. I sì sono stati 131, i no 94. Il governo aveva espresso parere contrario. Prevista una reclusione fino a un anno.
Quindi sì al carcere per i giornalisti che diffamano (in alternativa multe da 5mila a 50mila euro). Proposta inoltre la figura di scriba o redattore sotto dettatura.
Vi  farem veder di che pasta è fatta la casta!

Scandalusia (echi da):
arrestato Maruccio. Il politico è accusato di peculato per aver sottratto  dalle casse del partito circa 800mila euro. I soldi risultano distribuiti su una decina di conti correnti che poi sono stati svuotati. Rispetto alle altre storie di appropriazioni indebite, dove i soldi finivano in festini, auto di lusso, viaggi esotici, escort, e immobili di pregio, questa volta siamo in presenza di un nuovo capitolo: gran parte della somma è stata persa al video poker. Agli atti ci sono infatti le dichiarazioni dei proprietari della «Las Vegas», che raccontano della costante presenza di Maruccio in sala: anticipi fino 5 mila euro al giorno e un calcolo sommario di 120 mila euro l’anno bruciati (!). Si propone a furor di popolo una perizia psichiatrica per il tesoriere IdV o semplicemente la sua iscrizione al registro dei Gran Coglioni di Stato di recente istituzione.

Lacrimogeni dal ministero della Giustizia. Severino avvia indagine interna.
Dopo aver visionato il video pubblicato sul sito di Repubblica.it, che ritrae il lancio di lacrimogeni dal palazzo del ministero in via Arenula durante lo “sciopero europeo” di mercoledì scorso, il ministro fa sapere che il candelotto era stato lanciato da Piazzale Clodio, in Prati, durante un’esercitazione delle vecchie glorie della Celere, sia schizzato su un muro poco distante rimbalzando poi sul tetto di un autobus di linea, che lo ha portato sul Lungotevere, dove si è verificata una successiva autocombustione dei residui della miccia che lo ha fatto scoppiare di nuovo e, come una pallina di flipper, zigzagare tra le pareti dei palazzi in via Arenula dando così l’illusione ottica del lancio dalle finestre del ministero.

Intanto il Pdl chiede al governo di fare chiarezza. Perché malgrado tutto quello che ha detto il Ministro non si è riusciti a colpire neanche un manifestante con il candelotto?

Da registrare inoltre, sempre nella famosa giornata, i duri scontri che ci sono stati in occasione dello sciopero generale europeo contro l’austerity e le politiche di rigore dell’Unione Europea.
Polemiche per la violenza “non giustificata” (trascurabili manganellate in faccia o alle spalle a essere umano inerme e trattenuto da militi in terra o in piedi) con la quale le nostre forze dell’ordine sono intervenute per fronteggiare a loro volta gruppi violenti di manifestanti. Svelato il perché: “Gli studenti non risultavano adeguatamente preparati sul alcuni argomenti dell’interrogazione e siamo stati costretti a intervenire in maniera decisa, la prossima volta li faremo inginocchiare sui ceci e ripetere 100 volte “chi non salta comunista è”: ha commentato un funzionario a margine della manifestazione. Plauso dei pedagogisti.

Se non fosse tragico potrebbe sembrare uno sketch intitolato “il nazista della porta accanto”. Arrestato l’ideologo di Stormfront e tre attivisti del sito neonazista che sostiene “la superiorità della razza bianca”. Ipotesi di reato sono “incitamento all’odio razziale e diffusione di idee antisemite” Diventa un sito vero e proprio nel 1995, quando viene gestito dall’ex leader del Ku Klux Klan e pregiudicato Don Black (già membro del Partito nazionalista socialista del popolo bianco, fu imprigionato nel 1981 per aver partecipato al golpe fallito che doveva rovesciare il governo domenicano). Nel forum italiano vengono citati passi del Mein Kampf, pubblicate foto delle Ss, elencati nomi di presunti “poteri occulti giudaici”. Gli utenti discutono della superiorità dei bianchi e del “pericolo della contaminazione dei negri”. Di recente, dopo un articolo pubblicato sul neonato Huffington Post Italia, hanno aggiornato la loro blacklist (e che altro colore potevano scegliere) di ebrei italiani appartenenti al mondo della cultura, della politica e dell’informazione. Il forum italiano sarà oscurato a breve.  
Gott mit struns.

Per finire l’ennesimo miracolo italiano.
Il Consiglio di Stato dice che la Chiesa e gli altri enti no profit dovranno pagare la famigerata Imu nel 2013 e dovranno farlo senza le scorciatoie che uno dei governi più cattolici della storia sembra aver inserito nel regolamento, in lode alla strategia della goccia d’acqua che prima o poi buca la pietra.
Il Consiglio di Stato ha scovato quelle scorciatoie e le ha bocciate in modo severo per la seconda volta, dopo il primo parere negativo dello scorso 4 ottobre.
A questo punto il governo, stavolta sì succursale del Vaticano ha presentato una nuova legge miracolosa. La legge si chiamerà Ime, Immacolata Esenzione e non se ne parli più!

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