Controlli alle frontiere. Export italiano penalizzato

Il ripristino dei controlli alle frontiere, con il conseguente aumento dei tempi di consegna delle merci che viaggiano sia su ferro sia su gomma,  potrebbe recare seri danni al nostro export, in particolar modo quello verso la Germania che rimane il nostro principale partner economico

VENEZIA – “Se nei prossimi mesi verranno ripristinati i controlli al Brennero e si intensificheranno ancora per altri sei mesi quelli ai confini tra Austria e Germania – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – la consegna delle nostre merci potrebbe subire dei forti ritardi, con il pericolo che i committenti tedeschi applichino delle penali salatissime per la mancata consegna nei tempi prestabiliti. Senza contare che tale situazione potrebbe dar luogo alla risoluzione dei contratti commerciali.  Ricordo che nei giorni scorsi gli imprenditori austriaci hanno denunciato che un Tir per attraversare i confini tra Austria e Ungheria e tra Austria e Bulgaria impiega anche 7 ore. Mentre tra Austria e Germania i tempi di attesa che si verificano in questi giorni toccano anche le 2 ore”. 

Sebbene il saldo commerciale con Berlino sia negativo (-5,7 miliardi di euro), nel 2015 (dati ancora provvisori) abbiamo esportato merci e servizi per oltre 51 miliardi di euro. I principali prodotti venduti nel mercato tedesco sono stati i macchinari (per un valore di 7,5 miliardi di euro), gli autoveicoli (5,1 miliardi) i prodotti metallurgici (4,1 miliardi) quelli chimici (3,8 miliardi), gli alimentari (3,5 miliardi) i prodotti in metallo (3,4 miliardi) e le apparecchiature elettriche (3,1 miliardi).

Quali sono i territori che rischiano le maggiori ripercussioni ?

“Tutta la Pedemontana lombardo veneta – sottolinea il segretario della CGIA Renato Mason – sarebbe penalizzata dall’eventuale chiusura/sospensione dell’area Schengen. I nostri distretti industriali dell’automazione meccanica, dell’alimentare, dell’arredo casa e della moda hanno una grossa vocazione all’export, soprattutto verso la Germania. Con tempi di consegna non più prevedibili, il costo delle merci potrebbe aumentare notevolmente, penalizzando tutto il nostro made in Italy che ha nella qualità, ma anche nel prezzo,  i suoi punti di forza”.

Secondo l’analisi della CGIA, nel 2015 quattro regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte) hanno prodotto più dei 2/3 dell’export italiano verso la Germania. La provincia con la più alta vocazione all’export con i partner tedeschi è stata Milano: l’anno scorso il capoluogo lombardo ha esportato merci per un valore di 3,1 miliardi di euro. Seguono Brescia (2,7 miliardi), Torino (2,5 miliardi), Bergamo (2,3 miliardi), Vicenza (1,9 miliardi), Treviso (1,7 miliardi) e Verona (1,6 miliardi).  

Mestre 4 maggio 2016

Rapporti commerciali Italia-Germania: saldo negativo ma più contenuto

Valori in milioni di euro e variazioni in %

 SHAPE  \* MERGEFORMAT 

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat 

(*) Per l’anno 2015 dati ancora provvisori.

L’export italiano in Germania: superiore ai livelli pre-crisi

 

2007

2014

2015 (*)

Var. % 2015/2007
(da max pre-crisi)

Var. % 2015/2014 

(ultimo anno)

Import

63.721,3

54.387,6

56.809,5

-10,8

+4,5

Export

47.254,0

50.143,6

51.022,9

+8,0

+1,8

Saldo

-16.467,4

-4.244,0

-5.786,6

   

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat 

(*) Per l’anno 2015 dati ancora provvisori.

I prodotti italiani esportati in Germania

Principali prodotti e totale export (rank per 2015)

2014
(mln €)

2015 (*)
(mln €)

Var. % 2015/2014

Inc. % su totale export (2015)

Macchinari

7.273,3

7.566,2

+4,0

14,8

Autoveicoli, rimorchi ecc.

4.810,6

5.156,7

+7,2

10,1

Prodotti della metallurgia

4.607,0

4.110,5

-10,8

8,1

Prodotti chimici

4.027,8

3.884,5

-3,6

7,6

Alimentari

3.401,1

3.597,3

+5,8

7,1

Prodotti in metallo

3.193,4

3.402,7

+6,6

6,7

Apparecchiature elettriche

3.032,9

3.128,1

+3,1

6,1

Gomma e plastica

2.674,2

2.713,0

+1,4

5,3

Prodotti farmaceutici

2.633,3

2.478,4

-5,9

4,9

Abbigliamento

1.780,6

1.805,1

+1,4

3,5

Articoli in pelle e calzature

1.510,2

1.522,9

+0,8

3,0

Computer, elettronica, ecc.

1.251,2

1.253,0

+0,1

2,5

Bevande

1.235,7

1.230,2

-0,4

2,4

Altri da minerali non met.feri (**)

1.134,9

1.179,6

+3,9

2,3

Tessile

1.157,6

1.100,5

-4,9

2,2

Mobili

969,8

1.008,8

+4,0

2,0

Carta

913,0

951,4

+4,2

1,9

Navi e altri mezzi di trasporto

769,4

909,2

+18,2

1,8

Occhialeria, strum. med. dent.

479,6

509,1

+6,1

1,0

Legno e sughero

194,5

212,3

+9,2

0,4

Altri prodotti manifatturieri

190,8

187,4

-1,8

0,4

Gioielli e connessi

147,6

156,7

+6,2

0,3

Coke e raffinazione del petrolio

168,0

148,5

-11,6

0,3

Articoli sportive

70,3

81,2

+15,5

0,2

Giochi e giocattoli

51,1

66,3

+29,8

0,1

Strumenti musicali

10,2

12,0

+18,0

0,0

Stampa ecc.

11,7

7,2

-37,9

0,0

Tabacco

1,2

1,3

+10,0

0,0

Totale manifatturiero

47.700,8

48.380,1

+1,4

94,8

         

Totale Export 

50.143,6

51.022,9

+1,8

100,0

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat 

(*) Per l’anno 2015 dati ancora provvisori.

(**) Vetro, refrattari, materiali da costruzione e in terracotta, porcellana e ceramica, cemento ecc.

Quattro regioni rappresentano più di 2/3 dell’export italiano in Germania 

Regioni e aree
(rank per inc. % 2015)

2014

(mln €)

2015 (*)

(mln €)

Var. % 2015/2014

Inc. % su totale ITALIA (2015)

Lombardia 

14.550,5

14.819,3

+1,8

29,0

Veneto 

7.364,9

7.590,2

+3,1

14,9

Emilia-Romagna 

6.765,1

6.781,4

+0,2

13,3

Piemonte 

5.684,8

5.850,4

+2,9

11,5

Toscana 

2.853,1

2.945,8

+3,2

5,8

Lazio 

2.481,8

2.254,5

-9,2

4,4

Trentino-Alto Adige

1.951,4

2.007,6

+2,9

3,9

Friuli-Venezia Giulia 

1.759,4

1.723,4

-2,0

3,4

Abruzzo 

1.364,8

1.463,3

+7,2

2,9

Marche 

1.287,0

1.266,6

-1,6

2,5

Campania 

854,2

921,2

+7,8

1,8

Puglia 

961,7

815,9

-15,2

1,6

Liguria 

589,0

636,2

+8,0

1,2

Umbria 

545,3

606,7

+11,3

1,2

Basilicata 

207,7

340,0

+63,7

0,7

Sicilia 

336,4

312,0

-7,3

0,6

Valle d’Aosta

96,4

88,9

-7,8

0,2

Sardegna 

53,7

58,9

+9,7

0,1

Molise 

50,2

40,1

-20,3

0,1

Calabria 

34,3

32,9

-4,1

0,1

ITALIA

50.143,6

51.022,9

+1,8

100,0

         

Nord Ovest

20.920,7

21.394,9

+2,3

41,9

Nord Est

17.840,9

18.102,6

+1,5

35,5

Centro

7.167,2

7.073,6

-1,3

13,9

Sud

3.863,2

3.984,1

+3,1

7,8

Non specificato

351,7

467,6

+32,9

0,9

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat 

(*) Per l’anno 2015 dati ancora provvisori.

L’export italiano in Germania: i dati per provincia

Rank

Provincia

2014

(mln €)

2015 (*)

(mln €)

Var. % 2015/2014

Inc. % su totale ITALIA (2015)

1

Milano 

3.229,7

3.137,3

-2,9

6,1

2

Brescia 

2.689,2

2.699,0

+0,4

5,3

3

Torino 

2.501,6

2.574,2

+2,9

5,0

4

Bergamo 

2.336,5

2.369,5

+1,4

4,6

5

Vicenza 

1.878,1

1.918,4

+2,1

3,8

6

Treviso 

1.668,3

1.698,4

+1,8

3,3

7

Verona 

1.594,2

1.689,0

+5,9

3,3

8

Bologna 

1.468,4

1.516,9

+3,3

3,0

9

Bolzano

1.372,0

1.452,0

+5,8

2,8

10

Modena 

1.350,6

1.365,2

+1,1

2,7

11

Reggio Emilia 

1.231,9

1.274,4

+3,4

2,5

12

Monza-Brianza 

1.195,0

1.245,2

+4,2

2,4

13

Varese 

1.182,2

1.241,4

+5,0

2,4

14

Padova 

1.166,0

1.189,0

+2,0

2,3

15

Cuneo 

1.055,1

1.098,5

+4,1

2,2

16

Chieti 

953,9

1.089,3

+14,2

2,1

17

Lecco 

839,5

1.016,1

+21,0

2,0

18

Roma 

1.109,5

1.009,1

-9,0

2,0

19

Mantova 

905,6

993,7

+9,7

1,9

20

Firenze 

791,9

902,2

+13,9

1,8

21

Udine 

788,5

750,7

-4,8

1,5

22

Como 

733,4

737,6

+0,6

1,4

23

Parma 

720,3

724,5

+0,6

1,4

24

Novara 

683,0

694,6

+1,7

1,4

25

Cremona 

679,0

674,0

-0,7

1,3

26

Frosinone 

760,0

663,4

-12,7

1,3

27

Alessandria 

645,0

639,1

-0,9

1,3

28

Pordenone 

609,0

635,4

+4,3

1,2

29

Venezia 

572,2

576,4

+0,7

1,1

30

Trento 

579,4

555,6

-4,1

1,1

31

Ravenna 

586,1

517,3

-11,7

1,0

32

Latina 

546,0

491,2

-10,0

1,0

33

Piacenza 

468,4

490,6

+4,7

1,0

34

Bari 

569,5

442,2

-22,4

0,9

35

Forlì-Cesena 

433,2

419,6

-3,1

0,8

36

Pavia 

467,4

416,6

-10,9

0,8

37

Lucca 

341,3

403,6

+18,3

0,8

38

Prato 

386,7

401,2

+3,8

0,8

39

Ancona 

391,6

390,2

-0,4

0,8

40

Ascoli Piceno 

419,7

384,7

-8,3

0,8

41

Pisa 

364,6

369,1

+1,2

0,7

42

Salerno 

339,6

342,5

+0,9

0,7

43

Ferrara 

371,2

340,3

-8,3

0,7

44

Genova 

312,0

338,1

+8,4

0,7

45

Arezzo 

403,3

316,8

-21,5

0,6

46

Napoli 

283,2

313,8

+10,8

0,6

47

Terni 

267,9

312,8

+16,7

0,6

48

Belluno 

275,6

300,8

+9,1

0,6

49

Perugia 

277,4

294,0

+6,0

0,6

50

Asti 

260,4

288,8

+10,9

0,6

51

Potenza 

165,3

283,0

+71,2

0,6

52

Teramo 

262,0

249,1

-5,0

0,5

53

Vercelli 

229,3

247,3

+7,8

0,5

54

Pesaro-Urbino 

202,4

223,1

+10,2

0,4

55

Rovigo 

210,6

218,2

+3,6

0,4

56

Biella 

217,9

206,9

-5,1

0,4

57

Trieste 

219,2

203,2

-7,3

0,4

58

Siena 

179,6

201,7

+12,3

0,4

59

Lodi 

214,8

198,5

-7,6

0,4

60

Savona 

183,1

187,6

+2,4

0,4

61

Macerata 

167,2

161,2

-3,6

0,3

62

Caserta 

142,8

159,7

+11,9

0,3

63

Livorno 

176,3

148,8

-15,6

0,3

64

Pistoia 

153,1

147,2

-3,9

0,3

65

Gorizia 

142,7

134,2

-6,0

0,3

66

Rimini 

135,1

132,6

-1,9

0,3

67

Taranto 

155,0

120,7

-22,1

0,2

68

Fermo 

106,1

107,4

+1,2

0,2

69

Catania 

93,5

107,0

+14,5

0,2

70

Verbano-Cusio-Ossola 

92,6

101,2

+9,2

0,2

71

Foggia 

89,2

93,8

+5,2

0,2

72

Avellino 

80,4

90,6

+12,6

0,2

73

Sondrio 

78,2

90,4

+15,5

0,2

74

Aosta 

96,4

88,9

-7,8

0,2

75

Viterbo 

61,6

85,9

+39,4

0,2

76

L’Aquila 

96,7

69,2

-28,4

0,1

77

Brindisi 

67,9

66,6

-1,9

0,1

78

Matera 

42,4

57,0

+34,4

0,1

79

Imperia 

58,7

56,8

-3,2

0,1

80

Pescara 

52,2

55,7

+6,6

0,1

81

Ragusa 

52,4

55,0

+5,0

0,1

82

Barletta-Andria-Trani 

48,0

54,4

+13,4

0,1

83

La Spezia 

35,1

53,7

+53,0

0,1

84

Messina 

47,8

45,0

-5,9

0,1

85

Siracusa 

49,1

42,2

-14,2

0,1

86

Lecce 

32,1

38,2

+18,8

0,1

87

Massa-Carrara 

37,3

36,3

-2,7

0,1

88

Campobasso 

43,1

32,1

-25,6

0,1

89

Cagliari 

22,4

24,3

+8,8

0,0

90

Agrigento 

16,0

19,7

+22,9

0,0

91

Palermo 

20,8

19,2

-7,6

0,0

92

Grosseto 

19,1

19,0

-0,6

0,0

93

Oristano 

10,4

16,3

+56,0

0,0

94

Benevento 

8,3

14,6

+75,7

0,0

95

Cosenza 

14,3

13,7

-4,5

0,0

96

Sassari 

14,8

13,1

-11,2

0,0

97

Reggio Calabria 

14,4

13,1

-9,1

0,0

98

Trapani 

18,2

11,9

-34,2

0,0

99

Caltanissetta 

37,6

11,1

-70,6

0,0

100

Isernia 

7,1

8,0

+12,0

0,0

101

Rieti 

4,6

4,9

+5,7

0,0

102

Crotone 

2,9

3,8

+30,3

0,0

103

Olbia-Tempio

3,0

3,3

+13,0

0,0

104

Catanzaro 

2,5

1,7

-30,8

0,0

105

Carbonia-Iglesias

2,3

1,3

-44,1

0,0

106

Enna 

1,0

0,9

-6,8

0,0

107

Vibo Valentia 

0,3

0,7

+158,2

0,0

108

Nuoro 

0,6

0,4

-34,0

0,0

109

Ogliastra

0,3

0,2

-48,0

0,0

 

Non specificato

351,7

467,6

+32,9

0,9

 

ITALIA

50.143,6

51.022,9

+1,8

100,0

Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati Istat 

(*) Per l’anno 2015 dati ancora provvisori. Nessun dato per Medio-Campidano.

 

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