Vittime del naufragio del 18 aprile 2015: per un pugno di euro

GENOVA –  Nel relitto del peschereccio naufragato il 18 aprile del 2015 sono stati trovati i corpi di decine e decine di migranti di cui non si conoscono le generalità.

Per dare un nome a ognuno di loro, come prevedono le leggi internazionali, oltre che un minimo rispetto civile e morale di fronte a una tragedia e al dolore dei suprerstiti. servono circa tremila euro per gli esami del DNA. Ma le istituzioni, che ricevono ogni anno centinaia di milioni di euro dall’Unione europea (denaro di cui non si avverte minimamente l’efficacia) affermano di non avere quel denaro e che quindi le spoglie dei migranti resteranno non identificate. EveryOne Group ha espresso al governo la sua protesta, proponendo di organizzare una veloce raccolta fondi per pagare i medici legali, purché essi comincino le analisi, attese con ansia dalle famiglie delle vittime, che vogliono seppellire e piangere i loro cari.

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