Scuola. 20mila cattedre da ssegnare

20.000 cattedre ancora da assegnare, e forse non tutte verranno coperte. Succede nelle scuole del nostro Paese, che stanno subendo l’inadeguatezza della gestione del trasferimento e delle assunzioni dei docenti: classi vuote, centrifuga di docenti che devono coprire le ore di “buco” e totale assenza dei docenti di sostegno. Questa la situazione nei nostri istituti a quasi due mesi dall’inizio della scuola

ROMA – “Si sta minacciando la continuità didattica: dobbiamo necessariamente denunciare come ancora siano da completare gli organici mentre le ore buco stanno diventando un fenomeno quotidiano”. E’ quanto denuncia Francesca Picci, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti. E poi:  “A ciò si aggiunge la totale assenza dei docenti di sostegno, lentezza grave e offensiva nei confronti di chi, tra i banchi, ha bisogno più degli altri di un docente che lo accompagni nel percorso formativo. Questo è un attacco al diritto allo studio degli studenti disabili”.

Alle parole della Picci fanno eco quelle dell’Unione degli Studenti: “Potremmo sminuire la gravità della situazione riprendendo le dichiarazioni del Ministro rispetto a questa situazione schizofrenica, dicendo cioé che sarebbe uno scandalo “se fossimo a Natale”, ma ci è piuttosto difficile: vogliamo una scuola di qualità, e questa, anche per la pessima organizzazione (e non solo), non lo è. La nostra scuola è lenta, accetta che si calpestino i diritti di noi studenti, propone una didattica da ‘900 ed è pure finanziata pochissimo: la stessa Legge di Stabilità è del tutto insufficiente a dare risposte concrete ai luoghi della formazione. Il Governo ha investito solo un quarto di quanto annunciato per la Buona Scuola, ossia 300 milioni, a monte dei tanto sbandierati 3 miliardi. Intanto a Brindisi, pochi giorni fa una una scuola è stata sgomberata dall’Asl lasciando gli studenti a studiare all’aperto per il degrado della struttura”.

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